Il nuovo portiere del Palermo, Mirko Pigliacelli, si è presentato così in conferenza stampa:
“Sono stato benissimo in Romania per quattro anni. La trattativa col Palermo è stata molto semplice. Quando ho ricevuto la chiamata da Palermo è finita ogni possibilità di rinnovo con il Craiova. Questa è una società con una grande storia, una grande città e una grande piazza. Era irrinunciabile, la trattativa è durata neanche cinque minuti. La voglia di tornare in Italia è stata tanta quando c’è stato il primo interessamento del Palermo. In Romania ho fatto bene, è stata una bella esperienza. Io non torno in Italia, io vengo a Palermo. Per me Palermo non è un punto d’arrivo. Dobbiamo cercare di riportare il Palermo dove merita e dove è sempre stato abituato a stare. Non è assolutamente un punto d’arrivo, anzi un punto di partenza. So come gioca Baldini, mi sento benissimo con questo modo di intendere il calcio. Questa è una piazza che mi ha sempre affascinato, il Palermo ha avuto in passato grandi portieri ma non mi sento vicino a nessuno, perché devo fare la mia strada e non mi paragono a loro. Il mister ha avuto grandi risultati in passato e anche l’anno scorso. È una persona diretta che dice quello che pensa e chiede ai suoi giocatori di dare tutto per la maglia che portiamo, perché giocare a Palermo non è per tutti. A Trapani è stata un’esperienza molto importante, lì sono stato benissimo. I compagni mi hanno accolto benissimo, da brividi. Mi sembra di essere qui già da un anno, i ragazzi sono tutti disponibili. Il gruppo che ho trovato è incredibile. Ho parlato anche con mister Mangia, che mi ha raccontato qualcosa di Palermo, mi ha detto che mi innamorerò della piazza e dei tifosi. Concorrenza con Massolo? Io do il massimo in campo, poi sarà il mister a scegliere chi giocherà. L’importante è il risultato finale. Io mi metto a disposizione della squadra, ho trovato un gruppo eccezionale, carico, che trasmette emozione. Sono un portiere moderno, ma mi rapporto sempre alle richieste degli allenatori”.