Perinetti: “Palermo, non è finita. Ma serve risolvere il “caso” Brunori”
Oggi, l’ex dirigente del Palermo, Giorgio Perinetti, è stato intervistato da Massimo Norrito per Repubblica, offrendo una sua visione sull’attuale situazione della squadra rosanero. Dopo tredici giornate dall’inizio del campionato, il Palermo si trova a dover colmare un notevole distacco dalle prime posizioni. Nonostante le difficoltà, Perinetti esorta a non dare per finito il campionato, sottolineando l’imprevedibilità della Serie B e la necessità di un cambio di marcia.
Giorgio Perinetti, ex dirigente del Palermo, ha condiviso la sua visione sulla situazione attuale della squadra dopo tredici giornate, in un’intervista che sottolinea quanto la Serie B sia un campionato imprevedibile. Nonostante il Palermo si trovi a 13 punti di distacco dalla vetta, Perinetti ritiene che il campionato non sia assolutamente finito, ma la squadra deve trovare continuità e migliorare sia in casa che in trasferta per poter recuperare.
Un aspetto critico riguarda l’affare Brunori, che, secondo Perinetti, può essere destabilizzante per l’ambiente e andrebbe risolto sia a livello tecnico che societario. Anche Le Douaron, attaccante su cui la società ha investito molto, rappresenta un’incognita: l’adattamento al calcio italiano e alla Serie B sembra più complicato del previsto.
Perinetti evidenzia come la pressione su una squadra come il Palermo possa essere difficile da gestire. «Più c’è entusiasmo, più c’è pressione e maggiore è la delusione quando i risultati non arrivano», osserva, riferendosi alle recenti contestazioni dei tifosi. Tuttavia, avverte che la pressione non può essere usata come alibi, specialmente in un gruppo di giocatori di alto profilo ed esperienza. Spesso, le proprietà straniere tendono a sottovalutare l’aspetto psicologico dei giocatori, che in Italia sentono fortemente il peso del “dovere vincere.”
Infine, la sosta potrebbe rappresentare un’opportunità per il Palermo di ritrovare equilibrio e affrontare con nuova energia le sfide in arrivo. Perinetti la definisce «una manna dal cielo», un momento di respiro necessario per riorganizzare le idee e correggere le criticità emerse in questo inizio di stagione.