“C’è da dire che oggi non c’è più meritocrazia, ci sono tanti allenatori bravi che non lavorano perché hanno un prezzo. Ho vinto tre campionati di Serie D non uno, ho vinto una coppa Italia di Serie D, ho allenato in C1, mi sono preso gli esoneri ma non mi piace apparire… Oggi i calciatori ci guardano e valutano subito la nostra competenza tecnica e di gestione del gruppo. Tante volte gli allenatori sono scomodi per società, procuratori e i tecnici che non fanno parte di ‘certi carri’ rimangono fermi a guardare nonostante il curriculum”.
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