Paternò, Valenca: “Ci siamo lasciati alle spalle momento difficile, le difficoltà iniziali sono normali. Sulla Serie D…”
Ospite di “Fuorigioco”, il centrocampista del Paternò, David Valenca, ha spieg
Ospite di “Fuorigioco”, il centrocampista del Paternò, David Valenca, ha spiegato:
“Era importante per noi vincere la partita di sabato. Adesso siamo al primo posto, la sfida a questo punto è diversa perché abbiamo smesso di rincorrere. Serviva questa prova di maturità della squadra, quest’affermazione sul campo della Messana. Una cosa è stare dietro, mentre essere primi ti dà un altro tipo di pressione. Abbiamo fatto la nostra gara, l’abbiamo sbloccata subito e questo ha messo tutto in discesa”.
“Le difficoltà iniziali? Sono normali, perché rispetto all’anno scorso sono rimasti due o tre ragazzi. Serve un po’ di tempo per conoscersi tutti quando arrivano 18-20 giocatori nuovi. Anche a livello ambientale, dopo una retrocessione non è facile ripartire, si sentiva nell’aria. La voglia di vincere non aveva superato la delusione della retrocessione. A Gela, nell’unica sconfitta, avevamo tanti assenti, poi i pareggi successivi hanno accentuato questa delusione, è uscita qualche voce di disimpegno della società, ma abbiamo fatto quadrato insieme al mister e alla società. E così abbiamo superato quel momento, il peggio è passato”.
Sulla Serie D: “La Serie D è un campionato importantissimo, una categoria importante, con piazze di rilievo. È un peccato che ci siano squadre che spariscano o rischino di sparire. Servirebbe una maggiore organizzazione, più controlli. Sono convinto che società come Enna e Paternò, che non sono state ripescate, avrebbero potuto e voluto affrontare meglio un campionato di D rispetto a società che sono sparite o rischiano di fare un passo indietro. Sarebbe potuto essere un campionato di Serie D con 12 squadre siciliane”.