Partite combinate in Serie A: torna l’incubo calcioscommesse | La polizia smaschera i primi colpevoli
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Rischio bufera sul campionato di Serie A, emerse situazioni sospette inerenti alle scommesse con flussi strani. La situazione.
Il calcio italiano è stato segnato da diversi scandali che hanno messo in discussione l’integrità del campionato di Serie A. Tra i più famosi c’è il Totonero, scoppiato nel 1980, che coinvolse diversi club e calciatori accusati di aver truccato le partite per favorire scommesse clandestine. L’inchiesta portò alla retrocessione in Serie B di Lazio e Milan, oltre alla squalifica di numerosi giocatori, tra cui il celebre Paolo Rossi, poi protagonista del trionfo mondiale del 1982.
Un altro scandalo di grande impatto fu Calciopoli, esploso nel 2006 e legato alla manipolazione delle designazioni arbitrali. Le intercettazioni telefoniche rivelarono un sistema in cui dirigenti di club influenzavano le scelte degli arbitri per ottenere favori in campo. La Juventus fu la squadra più colpita, con la revoca di due scudetti e la retrocessione in Serie B. Anche Milan, Lazio, Fiorentina e Reggina subirono penalizzazioni, mentre diversi dirigenti, tra cui Luciano Moggi e Antonio Giraudo, furono squalificati dal mondo del calcio.
Calciopoli ebbe ripercussioni pesanti anche a livello internazionale, con l’Italia che cercava di ricostruire la propria immagine calcistica proprio alla vigilia del Mondiale del 2006. Paradossalmente, la Nazionale riuscì a vincere il torneo in Germania, dimostrando la forza del calcio italiano al di là degli scandali.
Nonostante queste vicende, il calcio italiano ha continuato a evolversi, con nuove regole per garantire maggiore trasparenza. Tuttavia, il timore di irregolarità rimane sempre presente, e gli scandali del passato sono un monito costante sulla necessità di proteggere l’integrità dello sport.
Ancora problemi con le scommesse
Uno dei casi più noti riguarda Andrea Masiello, ex difensore del Bari, che nel 2012 confessò di aver segnato volontariamente un autogol durante il derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011, influenzando l’esito della partita per favorire scommesse illecite. Questo gesto portò ad una condanna per frode sportiva.
Un altro esempio recente è lo scandalo del 2023, che ha coinvolto giocatori come Nicolò Fagioli della Juventus ora alla Fiorentina e Sandro Tonali, ex Milan ora al Newcastle. Entrambi sono stati indagati per aver partecipato a scommesse illegali su piattaforme non autorizzate, violando le normative sportive.
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Il caso Okoye
Il portiere dell’Udinese, Maduka Okoye, è attualmente sotto inchiesta per presunte scommesse illecite legate a un’ammonizione ricevuta durante la partita contro la Lazio. In quell’incontro, così come riporta “Ilfattoquotidiano”, Okoye è stato ammonito al 64° minuto per perdita di tempo, un evento che ha attirato l’attenzione a causa di un flusso anomalo di scommesse sull’eventualità del suo cartellino giallo.
Oltre a Okoye, l’indagine coinvolge anche Diego Giordano, proprietario di una pizzeria frequentata dai giocatori dell’Udinese, e altri due individui, tra cui un titolare di un centro scommesse e un imprenditore edile. Le accuse principali riguardano la truffa e la manipolazione di eventi sportivi. Se riconosciuto colpevole, Okoye potrebbe affrontare sanzioni penali e una squalifica fino a quattro anni da tutte le competizioni sportive.