Partita persa a tavolino: decisione ufficiale del Giudice Sportivo | Penalità anche in classifica
Ribaltato e contro-ribaltato il risultato del campo, facendo seguito ai ricorsi delle squadre.
Nel calcio, si parla di sconfitta “a tavolino” quando una squadra perde per una decisione amministrativa, senza che la partita venga giocata o completata sul campo. La sanzione di “3-0 a tavolino” è un risultato deciso dalle autorità sportive e viene applicato in casi di irregolarità come violazioni regolamentari, schieramento di giocatori non idonei o comportamenti che violano il fair play. Questa espressione deriva dal fatto che la decisione viene presa “a tavolino” dagli organi di giustizia sportiva, piuttosto che sul campo, dove normalmente si decide l’esito di una partita.
Un esempio significativo di sconfitta a tavolino in Serie A riguarda la partita tra Juventus e Napoli del 2020. A causa di casi di Covid-19 nella squadra, il Napoli non si presentò a Torino per la gara, sostenendo di aver ricevuto indicazioni dalla ASL di non partire. Tuttavia, secondo la Lega Calcio, l’assenza del Napoli non era giustificata dai protocolli vigenti, e la Juventus ottenne la vittoria per 3-0 a tavolino. Successivamente, il Napoli fece ricorso e, dopo un lungo iter giudiziario, il risultato venne annullato e la partita venne rigiocata, terminando poi con un risultato deciso sul campo.
Un altro caso famoso è quello che coinvolse il Sassuolo nel 2016, in una gara contro il Pescara. Il Sassuolo vinse la partita per 2-1, ma schierò in campo un giocatore non registrato correttamente, Antonino Ragusa. Questa infrazione portò alla vittoria del Pescara per 3-0 a tavolino, dimostrando come la corretta gestione dei documenti dei giocatori sia fondamentale per evitare penalità severe.
Questi episodi dimostrano quanto sia importante rispettare le norme e i regolamenti per evitare sanzioni che possono influire pesantemente sul risultato di una stagione. Le sconfitte a tavolino non solo alterano la classifica, ma spesso alimentano polemiche e dibattiti sull’equità delle decisioni prese dagli organi sportivi.
Cosa è successo? I fatti
Siamo allo scorso 27 agosto, si gioca la 3^ giornata del campionato di Serie B. Al “Tombolato” va di scena Cittadella-Pisa, che per la cronaca finirà 1-1 in virtù del vantaggio ospite firmato Arena e del pari veneto segnato da Vita.
I nerazzurri presentano però ricorso chiedendo la vittoria a tavolino per la presenza tra i padroni di casa del calciatore Jacopo Desogus, entrato in campo al minuto 72. Il classe 2002 è considerato in posizione irregolare perché “Non inserito nella lista pre-gara”.
Ricorso accolto e 0-3 a tavolino ma…
Il club toscano presenta il ricorso e circa un mese dopo viene accolto dalla Corte Sportiva della FIGC che assegna lo 0-3 a tavolino e i tre punti al Pisa. Il Cittadella però ovviamente non accetta la decisione.
È di poche ore fa la notizia che il Cittadella ha presentato un contro-ricorso al Collegio di Garanzia del CONI chiedendo l’annullamento della sconfitta a tavolino e la convalida del risultato sul campo. Occorrerà del tempo per avere un responso definitivo, ma la classifica del campionato di Serie B potrebbe cambiare ancora.