Parmonval, Mutolo a GS.it: ‘’Siamo pronti alle ultime due battaglia. C’è un po’ di rammarico perché…’’

Con l’unico obiettivo di ottenere la salvezza diretta in queste utime due giornate, ha caricato la squadra a molla per evitare di incappare nelle sabbie mobili dei play out. Parliamo di Corrado Mutolo, allenatore della Parmonval, con cui abbiamo fatto il unto della situazione. Queste le sue parole a Goalsicilia.it.

Mister, attualmente sareste salvi ma vi attendono due gare tostissime. Quale temi maggiormente?

“A questo punto della stagione si devono affrontare entrambe con la stessa determinazione, sono comunque partite decisive. Affronteremo due squadre che come noi lottano per la salvezza, tanto il Mazara quanto il Campofranco. Se riuscissimo a fare risultato contro i canarini avremo la certezza matematica, o quasi, di salvarci. Come ho detto alla squadra, dobbiamo essere consapevoli di tutto, quindi ci stiamo preparando anche in vista di un eventuale play out”.

È stato difficile tenere alta la concentrazione, e soprattutto la forma fisica, in queste due settimane di stop?

“Penso non sia stato facile per nessuno. Quando mancano solo due partite, la maggior parte dei ragazzi ha già dato tanto a livello fisico e mentale, quindi aspettare anche due settimane per chiudere la stagione è complicato. Non voglio fare polemiche, ma la Federazione non credo abbia fatto una scelta azzeccata. Abbiamo lavorato senza forzare più di tanto, ma col massimo impegno, con la consapevolezza che non siamo ancora salvi. La squadra è giovane e fortunatamente in alcuni casi non soffre della pressione”.

In casa, nelle ultime sette, una sconfitta con la Folgore, due pari con Favara ed Alcamo e quattro vittorie. Si poteva fare di più?

“Assolutamente sì, ma anche in altre partite. Qualcuno dimentica, mi riferisco ad addetti ai lavori e non solo, chi siamo. Abbiamo fatto una squadra in economia, siamo giovanissimi, con anche ragazzi come Grillo che arrivava dalla Prima categoria o Zammitti che negli ultimi tre aveva giocato pochissimo, giusto per citarne due. Questi ragazzi hanno un grosso potenziale ma spesso hanno peccato di inesperienza”.

Insomma si poteva avere qualche punto in più…

“Se analizzo le ultime partite, per esempio a Licata meritavamo di vincere nettamente e abbiamo perso per un errore arbitrale. A Mussomeli meritavamo di vincere e non abbiamo ottenuto i tre punti per inesperienza, idem a Caltanissetta, a Paceco nel primo tempo abbiamo giocato ad una porta ma sono arrivati zero punti per lo stesso motivo. Sicuramente si poteva fare di più sotto l’aspetto caratteriale e della cattiveria, non lo abbiamo fatto perché ci sono dei limiti che conosciamo e stiamo pagando a caro prezzo”.

Percepisco un pizzico di rammarico…

“Ma sì, anche se a me non piace parlare di scuse o alibi. In una squadra che ha una rosa ristretta, perdere uno come Bonito, che ha il crociato rotto, è un grosso problema. Non ne parliamo perché non ci piace piangere, ma a volte sento colleghi lamentarsi per una o due assenze con una rosa di 25 elementi e questo mi fa sorridere…”.

Voi spesso avete dovuto stringere i denti…

“Abbiamo fatto un intero campionato con un solo attaccante, Lentini, che spesso ha giocato in condizioni precarie. Per esempio nel recupero contro l’Alcamo è andato in campo grazie ad una puntura. Adesso abbiamo le finali della Juniores, che di fatto è mezza prima squadra. Non è stato, e non è, facile”.

Insomma avete dato il massimo…

“Abbiamo un budget che forse neanche una squadra di Prima categoria a vincere ha. Noi spendiamo in rimborsi di calciatori circa 4.000 euro, ci sono squadre di Prima che ne spendono 7.000. Ho detto tutto no?”.

La salvezza è però ancora alla portata…

“Abbiamo buttato o perso tanti punti per strada, io credo che meriteremmo di essere salvi già da un po’ di tempo. Siamo lì e lotteremo fino alla fine”.

C’è un rammarico che hai di questa stagione?

“Ce ne sono, anzi più che un rammarico, c’è rabbia. Noi ci troviamo dove non meritiamo di stare e te lo dico con un pizzico di giusta presunzione. Ovviamente per colpa nostra non abbiamo ottenuto di più. Per esempio, cito Licata perché è una delle ultime, non puoi avere quattro palle gol ad un metro dalla porta e non riuscire a segnare. Il mio rammarico è, pur avendo fatto un ottimo percorso, di non essere riuscito ad inculcare la mentalità e la cattiveria per far sì che uscissimo prima da questa lotta salvezza. Abbiamo giocato alla pari con Alcamo e Paceco, tolto 4 punti al Troina. Tranne Dattilo ovunque siamo andati abbiamo sempre detto la nostra. Adesso ci toccano queste ultime due battaglie e venderemo cara la pelle”.

Published by
Dario Li Vigni