Paralimpiadi Parigi, Bettella fa il bis: “Ora dottorato, poi penserò a Los Angeles”

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foto Italpress –(ITALPRESS)
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Sono assolutamente soddisfatto di queste due medaglie. Prima della partenza per Parigi non l’avrei detto; se ne fosse arrivata una, sarei stato super contento. Sono arrivate due, di cui una d’argento, per cui più di così non potevo sperare”. Così ha dichiarato Francesco Bettella, protagonista del nuoto azzurro ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, che ha conquistato il bronzo nei 100 rana S1 nella giornata di apertura e l’argento nei 50 metri due giorni dopo.

Bettella, alla sua terza partecipazione alle Paralimpiadi, ha riflettuto sulla difficoltà di riconfermarsi: “Riconfermarsi è sempre più difficile. Sono state gare molto impegnative e tutte e due con l’arrivo in volata. Nei 100 ho perso l’argento, ma nei 50 non volevo ripetere la stessa cosa, quindi ho messo tutto me stesso”, ha raccontato all’Agenzia Italpress. Il padovano, tesserato per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro e nato con una neuropatia, aveva già vinto due bronzi a Tokyo e due argenti a Rio nelle stesse specialità.

Ogni Paralimpiade, secondo Bettella, ha un sapore unico: “Rio è stata la mia prima, e c’era un misto di emozione incredibile. A Tokyo, purtroppo, non ho potuto condividere la festa con nessuno perché non c’erano tifosi. Entrare in questa piscina a Parigi è stato veramente qualcosa di magico, con le persone molto vicine agli atleti sul piano vasca, davvero molto emozionante”. Queste emozioni sono emerse anche durante le celebrazioni a Casa Italia.

I Giochi Paralimpici sono, per Bettella, un’opportunità cruciale non solo per gli atleti: “Sono importantissimi perché, al di là della soddisfazione e delle medaglie che vinciamo noi atleti singoli, sono fondamentali per la visibilità che danno al movimento paralimpico. Fanno vedere che gli atleti, anche con disabilità significative, con impegno, dedizione e sacrificio, possono raggiungere obiettivi importanti. Anche solo avere un sogno concreto su cui lavorare ti cambia la vita, come è stato per me”.

Oltre allo sport, Bettella ha anche altri progetti: “Adesso devo concludere il mio Dottorato in Neuroscienze all’Università di Padova, che è durato tre anni, quasi come una Paralimpiade. Poi mi prenderò un po’ di tempo per riprendermi dalle fatiche di questo periodo e deciderò cosa fare del mio futuro. Non mi precludo niente: Los Angeles 2028 è molto affascinante, ma anche i Mondiali a Singapore il prossimo anno sono altrettanto interessanti. Prima, però, voglio finire il Dottorato, riprendermi un po’ e poi decidere con calma”.