Paradosso Akragas: il club ha ragione, l’amministrazione pure. E allora chi è ad avere torto?

Ore agitate all’ombra della Valle dei Templi, anche se a due giorni di distanza dalla conferenza stampa in casa Akragas con botta e risposta tra club e amministrazione comunale la società non ha perso tempo e ha già cominciato a programmare la prossima stagione.

In conferenza stampa il club, tramite il presidente dimissionario Giuseppe Deni (dimissioni che diventeranno irrevocabili il prossimo 24 luglio se nulla cambierà), ha espresso il proprio malcontento per un’amministrazione non pervenuta e per il mancato affidamento dello stadio “Esseneto”, ritenuto essenziale per sviluppare programmi e progetti di un certo spessore e provare a riportare il Gigante in categorie più consone al blasone della piazza. Dall’altra parte l’amministrazione comunale, tramite l’assessore allo Sport Costantino Ciulla, ha mostrato la vicinanza del Comune al progetto Akragas, dando la colpa di tutto alle lungaggini burocratiche e alle disposizioni dell’ANAC (Agenzia Nazionale Anti Corruzione) che usa la lente d’ingrandimento sull’operato delle singole amministrazioni comunali. Tutte cose, queste, che non permettono all’amministrazione di risolvere tutto in pochi giorni, con uno schiocco di dita.

Insomma, due punti di vista e le loro ragioni. Una vera e propria guerra fredda con l’espressione calcistica della città da una parte e l’amministrazione dall’altra. E allora il torto da che parte sta? Questo non è dato saperlo, ma quella relativa allo stadio “Esseneto” è una questione snervante che va avanti da troppi anni. E intanto ancora si aspetta un impianto di illuminazione degno di questo nome che continua a mancare in uno stadio che fino a pochissimi anni fa ospitava gare di Serie C.

Lungaggini burocratiche a parte, il presidente Deni ha comunque annunciato che nonostante le dimissioni proverà a percorrere la strada del ripescaggio per portare comunque l’Akragas in Serie D. Sarà una strada impervia, con diversi ostacoli da superare e altre piazze che proveranno a percorrere lo stesso percorso, ma il club non vuole demordere e vuole comunque tentare la scalata al massimo campionato dilettantistico nazionale.

Proprio per fare ciò, il club guarda già al futuro: il ds Cammarata ha infatti rassegnato le dimissioni, ma la società non ha perso tempo e nelle ore immediatamente successive ha annunciato la riconferma di mister Nicola Terranova, che ha dalla sua la grande speranza di disputare il campionato di Serie D con i biancazzurri. E il club si sta muovendo anche per il nuovo direttore sportivo, per il quale si fa il nome di un grande ritorno.

Insomma, per Agrigento e per l’Akragas sarà un’estate caldissima. Un caldo da cui tifosi e appassionati proveranno a difendersi grazie all’ombra del Gigante. Ma la cosa fondamentale dopo le parole di fuoco dei giorni scorsi è sicuramente che non sia proprio il Gigante a finire nell’ombra…

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Di Noto Luca