Palermo, Stellone: “Recupereremo quasi tutti gli infortunati. Nostri avversari dovranno preoccuparsi…”

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Giornata di conferenza stampa in casa Palermo. Intervenuto presso la sala stampa

Giornata di conferenza stampa in casa Palermo. Intervenuto presso la sala stampa del “Renzo Barbera”, il tecnico rosanero, Roberto Stellone, ha parlato dei prossimi impegni dei siciliani, ai play off, e della situazione degli infortunati. Questi i principali argomenti affrontati dall’allenatore:

PLAY OFF “È tutto un punto interrogativo. Sapremo dopo la prima partita se è stato un bene o un male. Dal punto di vista degli infortunati ne traiamo dei vantaggi. È capitato anche durante il campionato di non giocare continuamente, le partite slittano di qualche giorno”.

SITUAZIONE INFORTUNATI “Voglio ringraziare medici, fisioterapisti e dottori. Sono dei seri professionisti che dalla mattina alla sera cercano di recuperare i giocatori che non si stanno allenando con la squadra per diversi motivi, Posavec, Ingegneri, Rolando, Rajkovic, Struna. Stiamo cercando di portare più giocatori possibili alla settimana tipo e che possano allenarsi con la squadra. I ragazzi ce la stanno mettendo tutta, lavorano due o tre volte al giorno e ci stanno mettendo il massimo dell’impegno. Vedo grande applicazione da parte di tutti. Siamo concentrati e consapevoli dell’importanza di queste partite che ci attendono. Abbiamo ancora qualche giorno per mettere dentro benzina”.

GIOCATORI A DISPOSIZIONE “Dobbiamo valutare tra oggi, domani e dopodomani chi e quando rientrerà. Più siamo e meglio è. Su qualcuno sono ottimista, su altri un po’ meno. Dal 6 in poi giocheremo ogni tre giorni. Più giocatori avrò a disposizione, più sarà difficile per me fare la formazione. Abbiamo una rosa ampia e forte e il mio compito è quello di mettere in campo quelli che stanno meglio come condizioni mentali e fisiche. Anche perché subito bisognerà cominciare a preparare la partita successiva. Oggi non posso fare percentuali. Conto comunque di recuperare non dico tutti ma quasi”.

GESTIONE INFORTUNI “Abbiamo gestito gli infortunati come è giusto fare. Non c’è una regola precisa, devo andare molto a sensazione e osservando. Non è come un serbatoio in cui più benzina metti e più chilometri fai. Ci sono stati molto infortuni, nessuno sa qual è l’allenamento migliore per arrivare in una condizione ottimale. Se i ragazzi sono stanchi, una mezza giornata di riposo vale tanto quanto una giornata di lavoro”.

ORARI SERALI “Si giocherà la sera, quindi non ci sarà il fattore caldo, un vantaggio per noi e per le altre squadre. Ci sarà anche la componente fortuna. Noi quando lavoriamo mettiamo tutto quello che serve: un giorno lavoriamo con la palla, sui possessi, il giorno dopo sulla forza e partitine. Abbiamo cercato di fare una settimana tipo, poi domani faremo una gara amichevole con la Primavera per mettere dentro altri minuti”.

L’AVVERSARIO CAMBIA POCO “Abbiamo lavorato intensamente, non troppo sull’aspetto tattico perché non sappiamo neanche chi dovremo affrontare. Sono soddisfatto di come abbiamo lavorato. Che sia il Venezia o il Perugia poco deve cambiare a livello mentale. Da giocatore ho fatto diverse partite, non c’è una regola ben scritta altrimenti tutte le squadre potrebbero correre a 200 all’ora”.

MODULI “Dobbiamo essere organizzati, come stiamo facendo, ma la componente fortuna è molto importante. La differenza la fanno i duelli individuali. Spesso durante le partite abbiamo cambiato modulo, usando il 4-4-2, il 4-3-1-2, il 4-3-3, il 4-2-4. Questo mi fa capire che ho a disposizione una squadra duttile che in qualunque momento può cambiare pelle anche senza utilizzare le formazioni”.

PARTENZA IN RITIRO “Partiremo qualche giorno prima della partita. Giocheremo il 6, quindi probabilmente partiremo il 3 in ritiro. Andando a Venezia o a Perugia c’è un viaggio abbastanza lungo. Il fatto di giocare fuori casa la prima ci può servire per questo fatto del viaggio”.

SQUADRA CAMALEONTICA “La mia idea è che i moduli contano poco. L’obiettivo deve essere quello di vincere e ad esempio con la Salernitana ci siamo messi con il 4-3-1-2 per l’assenza di Coronado. Io sono subentrato e devo vedere tutto, inoltre ho la fortuna di avere giocatori che possono giocare in tutti i moduli: se io vedo che quattro attaccanti stanno bene dentro e qualche centrocampista non sta bene è molto probabile che io giochi con il 4-2-4. Non ci sarà un Palermo che giocherà soltanto con un modulo e utilizzerà solo quello”.

NESTOROVSKI “Nesto si sta allenando molto bene. Prima della partita con la Salernitana ha avuto il riacutizzarsi dell’infortunio. Non avrà il ritmo partita, ma io ho bisogno di tutti. Da una partita all’altra è molto probabile che io cambierò anche tre, quattro o cinque elementi. Noi possiamo giocare con tutti, l’importante è che i calciatori pensino soprattutto al bene comune”.

DIFESA A 4 PUNTO DI PARTENZA “La bravura dei giocatori mi permette di non avere un modulo fisso in testa. La mia idea parte comunque da una difesa a quattro. Dipende anche dall’avversario. Ci saranno dei momenti in cui gli avversari si dovranno preoccupare di noi. Noi dobbiamo pensare che quando avremo la palla saranno loro a doversi preoccupare. Quindi, che sia Venezia o Perugia, dovremo pensare a colpire. Nelle ultime quattro partite il Palermo è stata la squadra che ha tirato di più e ha subito meno tiri in porti”.

POCHI ITALIANI IN ROSA, OSTACOLO PER I PLAY OFF? “Ogni annata ha una storia a sé. Non ci sono detti o proverbi su questo. Conta come arriveremo a queste partite. Ci sarà sempre qualcuno che avrà già vinto i play off e qualcuno che li ha persi. Credo che, stranieri o no, ci teniamo a vincere questi play off anche per quello che viene dopo. L’interesse è di tutti, anche a livello economico perché tutti avranno dei contratti che cambiano da serie B a serie A”.

CORONADO “Se Coronado avesse segnato quel rigore magari il Frosinone avrebbe vinto in casa contro il Foggia. Non sto dietro a quell’aspetto e nessuno di noi gliel’ha fatto pesare. Igor ha fatto gol importanti quest’anno e sono sicuro che ne farà altri nei play off. È uno di quei giocatori che conto di recuperare per la partita del 6 giugno e a Salerno non l’ho rischiato. Qui lo slittamento ci è servito, perché probabilmente tra due giorni non sarebbe stato disponibile. L’ho visto voglioso di recuperare per dare il suo contributo”.

VENEZIA “Il Venezia è una squadra quadrata che viene dall’entusiasmo di aver vinto un campionato. Subiscono poco e nell’ultimo periodo è quella che insieme a poche altre ha fatto più punti di tutti”.

PERUGIA “Il Perugia era partito benissimo, hanno cambiato due volte allenatore e adesso c’è Nesta che porterà una ventata di entusiasmo e forse anche un cambio di modulo. Per noi comunque conta poco, a noi interessa fare bene già dalla prima trasferta”.

DUE RISULTATI SU TRE “Nessuno pensa ai due risultati su tre. Noi andremo a Venezia o a Perugia per cercare di fare bene. Mio padre diceva di fare i compiti subito e non ridurmi alla domenica sera (ride, ndr)”.

ULTIME QUATTRO GARE “Abbiamo visto quattro partite simili. Col Bari ci sono stati meno tiri in porta ed è stata una partita meno bella. Due squadre forti che si sono equivalse a centrocampo. Se fossimo stati un po’ più concentrati avremmo portato a casa la partita. A Terni abbiamo avuto una grande supremazia, escludendo gli ultimi minuti dove c’è stato un calo fisico. Col Cesena ci è mancato solo il gol e poi con la Salernitana forse Pomini non ha fatto neanche una parata e abbiamo calciato diverse volte in porta. La squadra arriva spesso alla conclusione, questi sono dati che mi fanno ben sperare”.

ALLENAMENTI A PORTE APERTE? “Il calore del nostro pubblico serve, perché nelle partite quando si è stanchi e senti la tifoseria, questa ti dà qualcosa in più. Se riterremo giusto farlo lo faremo, altrimenti li aspettiamo per la partita”.

OTTIMISMO “Ho sempre reagito agli aspetti negativi della vita e a quelli calcistici. Dentro di me la speranza e il sogno erano quelle di chiuderla al 18 di maggio. Essendo comunque una persona ottimista, abbiamo subito detto ai ragazzi quello che pensavamo. Le vacanze sono slittate un po’, ma pazienza…”.

ROLANDO “Rolando è un esterno puro, ma può fare anche la mezzala o il terzino. È predisposto al sacrificio e può giocare in tutti i ruoli. Per quanto riguarda Morganella, come Ingegneri, c’è un discorso non solo di aspetto fisico, ma anche di ritmo partita. Noi dobbiamo cercare di avere tutti a disposizione, senza però correre il rischio di perdere un cambio dopo un quarto d’ora o di perdere giocatori per le partite restanti”.

DAWIDOWICZ E LA POLONIA “Vediamo, non mi aspetto niente. Se tornerà e meriterà allora giocherà, se invece andrà avanti con il Mondiale saremo contenti per lui. Io devo solo ringraziarlo per le partite che ha fatto dopo l’infortunio di Struna. Sarebbe una grave perdita, ma abbiamo giocatori che lo sostituiranno in maniera ottimale”.