Palermo, Soleri: “Il numero 27? L’ho scelto per Pastore…”

Ai microfoni di “StarCasinò Sport”, l’attaccante del Palermo, Edoardo Soleri, parla della sua avventura in rosanero:

“Il rigore ceduto a Vido? È una cosa nata spontaneamente, ho un buon rapporto con Luca e sapevo quanto fosse importante sbloccarsi per Luca. Siamo attaccanti, viviamo per il gol. C’è stata questa opportunità, se lo era guadagnato ed era giusto che lo tirasse lui”.

“Il dialetto siciliano? A volte capisco a volte meno. Il significato di camurria? Forse una cosa pesante…”.

“Se Brunori davanti la porta mi passa il pallone anziché concludere? Gli offro una cena volentieri e spero di ricambiare, rendendogli l’assist nella partita successiva. Vlahovic, Lautaro o Dybala? Forse mi ispiro più a Vlahovic, ma sono tre grandissimi giocatori”.

“Il numero 27? Non c’è un motivo in particolare. Quando sono arrivato qua, ho parlato con mio fratello. Lui è innamorato del calcio sudamericano, di Pastore e quindi mi ha detto di prendere il 27. Spero di avere anche io la maglia di Pastore…”.

“Sono una persona tranquilla, sono altri che tengono svegli gli altri durante i ritiri. Il gol che sogno di fare? Preferirei la rovesciata, perché è un gesto tecnico che mi piace particolarmente. Cosa avrei fatto se non avessi fatto il calciatore? Avrei continuato a studiare, mi sarei laureato in giurisprudenza o in economia e avrei fatto qualcosa come l’avvocato o cose del genere”.

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Redazione