Palermo, Mirri: “Il primo passo è il centro sportivo. Serie A in tre o quattro anni…”

Ai microfoni del “Corriere dello Sport”, il presidente del Palermo, Dario Mirri, dice la sua sulle ambizioni della società e non solo:

“Da dove si comincia? Dal centro sportivo. Non lo abbiamo mai avuto. Senza casa, senza un luogo dove produrre talenti non c’è futuro. La Sicilia conta oltre cinque milioni e mezzo di abitanti e non è possibile abbia un solo giocatore in Serie A. Inoltre la regione è un hub dove arrivano ragazzi dall’Africa, dal Medio Oriente, da dovunque. Siamo terra di accoglienza. C’è tanto dolore in queste storie, ma possiamo trovarci anche tante occasioni. Il settore giovanile? Abbiamo circa cinquecento giovani giocatori tra ragazzi e ragazze. Dobbiamo uscire dalla logica che era di Zamparini: prendi Dybala spendendo tanti milioni ed eventualmente lo rivendi. Ha un senso. A noi serve una strada diversa, far diventare Palermo una casa di accoglienza per talenti di tutto il mondo, da crescere. Obiettivo Serie A? Ci siamo dati tre o quattro anni. Se succede subito, felicissimi. L’importante è evitare le crisi di crescita. La sinergia con il City? Mentre noi siamo a Manchester, a Palermo ci sono tre loro dirigenti per scoprire i meccanismi del nostro settore giovanile. Si cerca di razionalizzare lo scouting, ci mandano gli studi che stilano sull’ottimizzazione del calcio in Italia. Io spero che il nostro calcio sia aperto all’innovazione. Se da noi venivano Maradona, Falcao e Platini e ora no, qualcosa abbiamo sbagliato”.

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Redazione