Palermo, Mignani: “Sarà una gara complicata, ma dovrà esserlo anche per il Parma. Vogliamo vincere”-CONFERENZA

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Michele Mignani, tecnico del Palermo, in vista del match contro il Parma, ha

Michele Mignani, tecnico del Palermo, in vista del match contro il Parma, ha parlato in conferenza stampa. Queste le principali tematiche trattate:

PARMA “Domani incontriamo la prima in classifica, la squadra che finora ha dimostrato di essere più forte di tutti. Sarà sicuramente un test impegnativo e veritiero per noi, per il lavoro che ho proposto in questi dieci giorni circa. Non vedo l’ora di arrivare a domani sera, credo che anche la squadra abbia lavorato per arrivarci bene”.

FINALE DI STAGIONE “Onestamente non sono andato più in là della partita di domani sera. Quello che ho detto ai ragazzi è che dobbiamo avere l’ambizione di andare a prendere quelli che sono davanti a noi. È una questione di mentalità, di pensiero, anche della società. Non posso permettermi di andare oltre la partita di domani, abbiamo avuto anche un giorno in meno per lavorare in un contesto in cui io non sono qui da tanto tempo. Il Parma invece ha un allenatore che lavora con la stessa squadra da due anni”.

DOPPIA SFIDA COL PARMA SULLA PANCHINA DEL BARI “Credo che le due partite col Parma siano troppo distanti per tenerle in considerazione sotto l’aspetto puramente tattico, però sono esperienze che ho fatto e che mi servono per raccontare ai miei ragazzi il valore del Parma, dei singoli elementi che è molto alto e che è cresciuto fino a far diventare questa squadra una squadra che finora ha dimostrato di essere la più forte di tutte”.

STULAC E GOMES “Penso che possa servire l’uno o l’altro. Deve servire un giocatore che possa fare bene in entrambe le fasi. Quando hai la palla devi essere bravo a gestirla in quelle zone di campo e sbagliare meno possibile, essendo a disposizione della squadra. Quando la palla ce l’hanno gli avversari bisogna essere aggressivi, cercare di recuperare la palla e scalare in avanti. Secondo me l’hanno fatto bene entrambi, chi nella prima gara e chi nella seconda, con caratteristiche diverse l’uno dall’altro”.

PUNTI PERSI DA SITUAZIONE DI VANTAGGIO “Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, il fatto che il Palermo riesce a finire i primi tempi in vantaggio. La seconda parte del mio pensiero va alle due partite che ho fatto in cui l’inizio del secondo tempo è stato diverso l’uno dall’altro: con la Samp ci siamo abbassati, la Samp prima del pari era già entrata in area un paio di volte. Mentre a Cosenza la squadra era rientrata bene e dimostrava di avere la partita in gestione”.

RANOCCHIA “Io vorrei avere tutta la rosa a disposizione, ma infortuni e squalifiche fanno parte del calcio. In alcuni momenti manca qualche giocatore. Il ragazzo sta meglio e credo gli manchi poco per rientrare in gruppo, ma col Parma non ci sarà e quindi dovremo fare con quelli che abbiamo e sono più che sufficienti”.

DUBBI A CENTROCAMPO “Ogni giorno in cui entro in campo mi faccio un’idea sempre più chiara. Fin quando non alleni un giocatore non lo conosci fino in fondo, non conosci le reali qualità e i reali valori. Ho trovato un gruppo di ragazzi che spingono tutti nello stesso modo. Credo che mi porterò dei dubbi fino a domani e sceglierò quella che secondo me è la formazione migliore. Ma so benissimo che a volte chi entra a partita in corso diventa molto più determinante di chi gioca dall’inizio”.

DI FRANCESCO “Se si riesce a far capire ai giocatori di qualità come Di Francesco o Insigne, Traorè che possono fare quel lavoro, una via di mezzo tra un centrocampista e un attaccante mi permette di schierare un giocatore in più bravo in fase offensiva rispetto a un centrocampista puro. Dipende dai momenti della partita, dalle situazioni. Dobbiamo essere bravi a capire quando forzare e quando serve un centrocampista puro”.

FASE DIFENSIVA “I gol presi vanno analizzati. Col Cosenza abbiamo preso un gol su rigore su una palla coperta, un giocatore che era di spalle alla porta. Abbiamo preso un paio di ripartenze e su questo dobbiamo essere più bravi. Nel complesso la squadra non ha rischiato tantissimo. Stiamo cercando di migliorare ancora, la storia racconta che ad arrivare in cima alle classifiche siano le squadre che prendono meno gol degli altri”.

TEMPI DI RECUPERO RANOCCHIA E VASIC “Saranno i medici a stabilirlo, ma credo che entrambi i ragazzi siano molto vicini a rientrare a lavorare con il gruppo”.

NUMERI “Non ho vissuto un percorso di un anno intero a Palermo. Nell’arco di 38 giornate penso che ognuno abbia i punti che merita di avere, i valori vengono fuori”.

NEDELCEARU “Credo che per me siano tutti potenziali titolari. Non c’è qualcuno che considero sostituto di un altro. A Cosenza non avevo Lucioni e ho pensato di far giocare Nedelcearu in quella posizione, ma quando si parla della difesa a quattro i due centrali sono intercambiabili. Tutti hanno le stesse possibilità di giocare. Secondo me tutti hanno dimostrato di poter giocare tranquillamente”.

SOLIDITA’ DIFENSIVA “In questo periodo abbiamo cambiato qualcosa rispetto al Palermo di prima. La squadra può aver ricevuto un po’ di equilibrio in più rispetto a prima e magari questo ti porta a portare qualche giocatore in meno nell’area avversaria. Credo che però si possa ritrovare tutto questo. Il calcio è fatto di due fasi, non è importante mantenere il possesso palla o creare 50 occasioni, ma portare i tre punti a casa, a volte con un gol di scarto e se ci si riesce con due o tre gol di scarto. Sono cose scontate, non bisogna concedere troppo al Parma che ha tanta qualità nei propri giocatori offensivi. Però dobbiamo cercare di essere propositivi e cercare di fargli male. Sarà una partita difficile e complicata ma deve esserlo anche per i nostri avversari”.

VASIC “Vasic è un ragazzo alla prima esperienza in Serie B. Viene da una categoria inferiore e a volte qualcuno ha bisogno di un po’ più di tempo. Bisogna riuscire a inquadrarlo nella maniera giusta e questo vuol dire trovare quelle situazioni di gioco che possano metterlo nelle condizioni migliori per esprimersi”.

PALERMO COL TRIDENTE A GARA IN CORSO? “Quando si parla di Traorè, Insigne, Di Francesco, Di Mariano, questi sono giocatori che hanno passato, chi buona parte, chi tutta la carriera o chi qualche mese o anno vicini alla linea laterale, questo non significa che non possano venire a giocare anche dentro. La cosa determinante è non dare punti di riferimento agli avversari. Ciò che penso è di avere dei giocatori che se anche fanno gli esterni possano anche venire dentro al campo per togliere punti di riferimento. Hanno tutti una certa esperienza, penso che Insigne possa essere bravo a lavorare dentro il campo, così come lo stesso Di Francesco o anche Di Mariano e Traorè, che ha un mondo davanti a sé. Anche lui può darci un contributo”.

IMPORTANZA DEI MINUTI FINALI “La squadra deve essere pronta a giocare anche 100 minuti. Noi dobbiamo allenarci per questo e secondo me in entrambe le partite abbiamo fatto vedere qualcosa. Con la Samp i minuti finali sono stati i migliori della nostra partita, a Cosenza non mi è sembrato che la squadra avesse un calo fisico. Poi hai sempre di fronte un avversario, il Parma è una squadra molto fisica e molto tecnica. Cambiare cinque giocatori può permettere a tutti di arrivare a fine gara più freschi”.

BALLOTTAGGIO DI MARIANO-BUTTARO? “Questo è merito di questo gruppo, nella prima partita Buttaro era stato in panchina insieme a Nedelcearu. Voi stessi mi avete detto che Buttaro ha fatto gol e merita di essere riconfermato e Nedelcearu è stato uno dei migliori in campo. Il merito non va a me, ma a questo gruppo, questi ragazzi che si sono dimostrati pronti e mi hanno dato disponibilità. I dubbi me li porto fino a domani pomeriggio, quando sceglierò la formazione. Però ho la certezza che, giochi uno o giochi l’altro, dànno tutti il loro contributo”.