Palermo, Marconi: “Qui ho trovato la mia seconda casa. La Serie A? Ci spero, ma piedi per terra…”

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Ai microfoni del “Corriere dello Sport”, il difensore del Palermo, Ivan Marconi

Ai microfoni del “Corriere dello Sport”, il difensore del Palermo, Ivan Marconi, si racconta:

“Il gol salvato nella finale play off contro il Padova? Sono orgoglioso, tra virgolette. Ho fatto solo il mio lavoro. Lo hanno chiamato miracolo, per me è stato istinto. Ho tirato la palla fuori della porta, mi hanno detto che ho colpito la traversa e io onestamente non me n’ero accorto. Poi ho visto i filmati ed effettivamente sì, non ero intervenuto come pensavo. Come si usa dire, mi ero immolato. Bene così. Non voglio esagerare dicendo che questa città è la mia seconda casa. Ma a Palermo di tanto in tanto trovo qualcuno che mi riconosce, un bambino che vuole una foto. E in due partite che ho giocato in casa ho visto cinquantamila persone. Al Nord nelle stesse situazioni me ne trovavo davanti tremila. La Serie A? Ci spero. Ma, come dice Galliani, la Serie A è un altro sport. Nel calcio esistono le categorie. Se ho sempre giocato dalla B in giù, vuol dire che la mia dimensione è questa. A trentadue anni non ho rimpianti. Ne avrei se non mi fossi impegnato. Non dico sempre, però di solito chi s’impegna riesce. I sacrifici spesso valgono più della bravura”.