Intervenuto in conferenza stampa, il difensore del Palermo, Ivan Marconi, ha fatto il punto della situazione:
“I tanti abbonamenti fanno piacere. Ovviamente speriamo che si continui così, sta a noi far crescere ancora di più il numero degli abbonati”.
“Io eroe rosanero accostato al Catania? Addirittura… Parto dal presupposto che non leggo i giornali, leggo poche interviste perché alla fine quello che a noi calciatori interessa è quello che facciamo sul terreno di gioco. Non mi interessa essere stato accostato al Catania. Io uomo delle sliding doors? Mi fa piacere perché son servite per ottenere sia dei punti che una promozione importante. Mi chiamano eroe ma io non mi sento tale. Con gli anni e col tempo ho capito che è stato un piccolo mattoncino per il futuro del Palermo. Che io sappia non c’è stato nessun contatto con il Catania”.
“A parte i capelli grigi sto vivendo una seconda giovinezza. Mi sento bene, sento fiducia da parte di società, mister e compagni. Quando c’è un insieme di tutti questi elementi è più facile essere al cento per cento”.
“Questo ritiro lo sto affrontando molto serenamente. Quando ero più giovane ero molto più riluttante ai ritiri, ora li vivo con più gioia forse perché saranno non dico gli ultimi, ma poco ci manca. Sarà un anno da vivere a tutto gas”.
“Col mister proviamo diverse soluzioni tattiche, col Bologna abbiamo preferito prenderli alti e farli palleggiare meno possibile, dato che sapevamo fosse una squadra molto brava nel possesso palla. Ovviamente bisogna correggere qualcosa, ma basta credere in quello che facciamo, poi i risultati verranno da sé”.
“Non farei più distinzione tra vecchia e nuova guardia. Chi viene qui è ben accetto, se ci può dare una mano è più che gradito. L’arrivo di Fabio e Pietro (Lucioni e Ceccaroni, ndr) è tanta roba, siamo contenti di averli qui e speriamo che ci possano dare una mano. Chi verrà chiamato in causa darà il 100% per il Palermo”.
“Non ci sono ingredienti segreti, la magia si crea con un insieme di situazioni. L’anno in cui abbiamo vinto i play off, magari a dieci giornate dal termine nessuno lo avrebbe mai detto e neanche io stesso. Invece con un susseguirsi di risultati e altro, la gente ha cominciato a spingerci. Dentro di noi è scattato qualcosa, così si potrà fare qualcosa di importante come fatto ai play off di C. Abbiamo una squadra importante, non vogliamo nasconderci, sicuramente questi elementi, tra i più giovani e i più esperti, spero che rappresentino un mix giusto”.
“L’apporto che dànno i più esperti è anche nelle piccole cose, nei consigli dentro e fuori dal campo. Questa è una cosa molto importante, poi sicuramente quando le cose andranno veramente molto bene o quando ci sarà un periodo di transizione, l’esperienza farà da padrone. Quando sei troppo esuberante, serve qualcuno per dare una bella strigliata e viceversa”.