Palermo, Lucioni: “Ho sposato questo progetto perché ho tante ambizioni. Il destino dovrà essere nelle nostre mani”

Intervenuto in conferenza stampa, il difensore del Palermo, Fabio Lucioni, ha spiegato:

“Ho sposato questo progetto perché senza ambizioni non si può andare avanti. Alla soglia dei miei 36 anni scegliere Palermo è stato un po’ anche ricominciare. È una piazza storicamente importante, una città grande e ambiziosa. O lo fai con l’entusiasmo di un ragazzino, altrimenti rischi di prendere tranvate nei denti. Devo dire che appena arrivata la telefonata non ci ho pensato due volte. L’ambizione di dover ridimostrare, perché nel calcio non ci sono crediti, di poter essere competitivo, ti mantiene una gioventù mentale e fisica tale da dare un aiuto a questa squadra, che possa essere l’esperienza oppure un aiuto al compagno. Ma soprattutto il rimettermi in gioco ancora una volta in una categoria che è difficile da superare”.

“A livello tattico mi rimetto a quello che è il credo dell’allenatore. Non sono io a dover decidere, ma è lui. Io sono semplicemente a disposizione”.

“Contratto biennale? Mi permetto di fare una risata. Un agente immobiliare mi ha chiesto ‘Per quanto tempo ti serve la casa?’. Io ho risposto ‘Spero un solo anno, significa che mi hanno cacciato e le cose sono andate come devono’. Sicuramente il sogno che tutti i calciatori hanno è di giocare in Serie A. Nonostante la mia età avanzata, che purtroppo conta, l’ambizione sarebbe quella”.

“Con Buttaro abbiamo parlato a livello di intesa, perché essendo un terzino destro e stando molto vicino alla mia posizione cerchiamo di avere già un’intesa da subito. Naturalmente quello che posso dirgli è di essere intraprendente e sfruttare le sue qualità senza alcuna remora”.

“Far parte del City Group? Stiamo parlando della società più importante a livello mondiale. È un orgoglio, dobbiamo cercare di portare in alto questa maglia e questo gruppo per ricambiare tutti gli sforzi che loro fanno per far sì che dobbiamo e possiamo pensare solo al campo senza distrazioni di alcun tipo”.

“Insigne? Roberto l’ho sentito, è carico e volenteroso di poter far parte di questo gruppo. Mi auguro che si possano chiudere presto queste trattative per far sì che si possa creare presto quella coesione che ci deve portare fino in fondo. Credo che lui possa spostare a livello tecnico e tattico gli equilibri delle gare. Lo ha dimostrato anche lo scorso anno, ha qualità importanti per la categoria e sarei contentissimo se arrivasse”.

“Il calendario? Bisogna affrontarle tutte prima o poi. Dovremo andare a casa di tutte e tutte dovranno venire in casa nostra. Dobbiamo solo farci trovare pronti ed è per questo che stiamo lavorando sodo, fisicamente e mentalmente”.

“Credo che nella parola ‘vincere’ si racchiudano tanti aspetti. Non è mai semplice farlo e sicuramente non lo è stato dalla C alla B in questa piazza. Naturalmente quando si è un po’ più abituati a giocare gare importanti e a stare nella parte alta della classifica, bisogna mantenere quell’equilibrio tale e quella forza da non farti perdere l’osso che ti sei guadagnato quando lo hai in bocca. Anche perché poi tutti vogliono togliertelo e dimostrare di essere allo stesso livello di una grande squadra. Questa deve essere la nostra bravura, trasmettere quella tranquillità ai più giovani anche di sbagliare in qualche situazione. Ma subito devono adeguarsi alla mentalità vincente di cui ho parlato. Se non hai una mentalità vincente sarai sempre altalenante. Serve un equilibrio tale da arrivare fino in fondo”.

“Quale squadra temo di più? Io temo il Palermo perché il destino deve essere semplicemente nelle nostre mani. Data la rosa che si sta componendo, la bellezza della città e del tifo non possiamo prescindere da alcuni aspetti e quindi dobbiamo temere solo noi stessi”.

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