Palermo, Filippi: “Quest’anno abbiamo fatto a malapena il nostro. Inseguiamo i play off e…”-CONFERENZA

Giacomo Filippi, allenatore del Palermo, ha parlato in conferenza alla vigilia del match in casa del Monopoli. Queste le principali tematiche trattate.

LUCCA “Sicuramente Lucca è un elemento importante per il calcio italiano, è uno dei 2000 che si sta mettendo più in mostra. Allenandolo posso dire che ha delle caratteristiche particolari ed eccezionali per il ruolo che ricopre. In più si allena bene, ha un atteggiamento propositivo e un carattere estroverso, componenti che per un giocatore sono determinanti. Può solo migliorare”.

PALERMO LUCCA-DIPENDENTE? “Il Palermo non è Lucca-dipendente. Sicuramente lui è una freccia molto velenosa nel nostro arco ma ci sono altri elementi che daranno il loro contributo e una grossa mano per il futuro del Palermo”.

BOSCAGLIA “Non sono convinto su una frattura tra la squadra e lo staff, nella fattispecie Boscaglia. A volte basta poco per toccare le corde giuste, si può essere fortunati sul fatto che adottando certe metodologie si può entrare nella testa dei calciatori. È innegabile che negli anni precedenti avevamo raggiunto dei risultati eccellenti. Stavolta in qualcosa abbiamo peccato, non siamo riusciti a incidere subito sull’andamento del gruppo e su ogni singolo. Però le colpe non sono soltanto del capo, quindi dell’allenatore, ma sono da ripartire tra varie componenti. Le percentuali le lascio ad altri. Io e gli altri ragazzi quando abbiamo iniziato questo percorso abbiamo lavorato su argomenti e dinamiche abbastanza elementari perché in questi casi per andare a complicare le cose ci vuole poco”.

OBIETTIVI “Il settimo posto? È normale che noi puntiamo più in alto possibile, vogliamo migliorare la classifica. Subito dopo Viterbo eravamo al nono posto. Adesso dobbiamo lavorare sulle certezze che abbiamo trovato e non smarrirle mai. Solo attraverso prestazioni e cose ben rodate possiamo scalare la classifica. Se pensiamo di aver fatto qualcosa di eccezionale siamo fuori strada, abbiamo fatto a malapena il nostro”.

TURNOVER “Giocheremo nuovamente sabato, poi mercoledì e poi domenica. Il ciclo ravvicinato è impegnativo e abbiamo bisogno di tutti. Qualcosa la cambieremo, è normale. La rotazione forzata è stata già fatta in corso sabato a Caserta. Le partite le puoi preparare quanto vuoi, se poi un episodio te le stravolge c’è poco da fare. Abbiamo fatto giocare 45 minuti Odjer e 48 Luperini. Cercheremo di programmare bene i cinque turni con le giuste rotazioni”.

GARA DI DOMANI ETICAMENTE SCORRETTA? “Forse noi siamo quelli meno indicati per parlare di quello che è stato detto da mister Scienza. Vorrei ricordare che noi abbiamo giocato una gara con dieci giocatori di movimento e due portieri. A metà del primo tempo un giocatore di movimento si è infortunato in campo, era la gara col Catania. A Catanzaro eravamo in 14 o 15, in quattro o cinque non si allenavano da venti giorni. Purtroppo l’intero pianeta è attanagliato da questa pandemia, ma lo sport sta cercando di andare avanti anche di fronte a queste situazioni. Capisco il disappunto di mister Scienza, ma a ruota sta toccando a tutti”.

POSSIBILITA’ DI PROMOZIONE IN SERIE B “I play off sono lo step precedente per la promozione in Serie B. Noi intanto dobbiamo arrivare ai play off e trovare la posizione migliore per disputarli. Dopo questo inizieremo a lavorare in maniera intensa e prepotente per le partite che ci vedranno impegnati”.

MOTIVAZIONI “La natura ci porta a tirare fuori il meglio di noi stessi, tutto quello che non pensiamo di avere nei momenti di difficoltà. Quello che abbiamo fatto noi con Catania e Catanzaro è stato qualcosa di sovrannaturale e temo proprio quest’aspetto da parte del Monopoli. Non serve neanche spronare i giocatori in queste occasioni, è una cosa che viene da dentro”.

SETTE PUNTI PER PLAY OFF MATEMATICI “La squadra vuole raggiungere l’obiettivo minimo prima possibile, cercando in primis di migliorarlo. Su questo sono il primo a scommettere che i ragazzi e tutto lo staff non lesineranno un minimo di atteggiamento o risparmio per raggiungere il massimo”.

SANTANA “Mario si allena ogni giorno in maniera esemplare, è un traino per tutto il gruppo. Noi non facciamo dei programmi a lungo termine. Tutto il gruppo sta bene e si sta allenando molto bene. Abbiamo la possibilità di far giocare uno al posto di un altro senza risentire più di tanto nell’andamento della gara”.

KANOUTE “Normale che Kanoutè sia rimasto male dopo il rigore sbagliato, come anche noi perché la partita poteva complicarsi. Secondo me quest’anno non ha fatto male. Dobbiamo contestualizzarlo all’andamento della squadra e il suo percorso è stato positivo, considerando che tutti noi non abbiamo fatto granché bene perché abbiamo sempre avuto degli alti e dei bassi. È normale che dai propri giocatori ci si aspetti sempre di più. Le somme però le tirerò a fine anno”.

VALENTE “Si trova bene in questo ruolo, se lo abbiamo messo lì è perché lo pensavamo. Lui non è un quinto, ma un quarto di centrocampo. Vero che in fase difensiva in qualche occasione non si comporta da vero difensore, ma quello lo abbiamo messo in preventivo. La coperta la tiri da una parte e ti manca dall’altra”.

LANCINI “Purtroppo quest’anno ha avuto sempre piccoli problemi o fastidi di salute che non gli hanno mai dato una continuità di forma. E ieri ha avuto un attacco di dissenteria e abbiamo preferito lasciarlo a casa. È un giocatore che comunque conosciamo benissimo e che può dare tanto in questo finale di stagione”.

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Di Noto Luca