Palermo, Filippi: “Avellino fortissimo. Ragioniamo sul doppio confronto no attaccare all’arma bianca”-CONFERENZA

Giacomo Filippi, allenatore del Palermo che sfiderà l’Avellino nell’andata del Primo turno play off di Serie C, alla vigilia ha parlato in conferenza. Queste le principali tematiche trattate.

CORSA PLAY OFF: “Non siamo in pole position, già con gli irpini partiamo da sfavoriti. Ci giochiamo tutti in 180 minuti. La squadra sta bene sia fisicamente che mentalmente”.

AVELLINO: “Squadra forte, tosta, compatta allenata da un tecnico che in questa categoria ha fatto la storia. Sono arrivati terzi ma potevano addirittura chiudere da secondi, dimostra che andiamo a scontrarci con una squadra allestita per centrare la promozione”.

AVVERSARIO: “Dobbiamo andare oltre ogni aspettativa per superare questo ostacolo. Occorreranno gambe, testa e cuore viste nelle ultime partita per superare questo ostacolo”.

SCONFITTE IN CAMPIONATO: “Oggi siamo una squadra. Abbiamo perso sia all’andata che al ritorno, ma il Palermo di adesso non è quello di qualche mese fa. La squadra è cresciuta in modo esponenziale”.

DOPPIO CONFRONTO: “Lavoriamo ovviamente nell’ottica dei 180 minuti, domani è una partita da dover vincere ma senza andare all’arma bianca. Ad Avellino ce la giocheremo allo stesso modo di come faremo al ‘Barbera’. I ragazzi hanno incamerato le giuste nozioni e lo dimostrano sul campo”.

RIENTRI: “Somma, Palazzi, Odjer e Almici in questi giorni post Juve Stabia si sono allenati a ritmo pieno con la squadra”.

SANTANA: “Come tutti quei calciatori un po’ più avanti con l’età è giusto vadano dosati, sia in allenamento che in partita., Lo stesso vale per Floriano o per altri. Fosse per loro giocherebbero sempre”.  

SARANITI: “Sicuramente sarà della partita, vedremo se giocherà dall’inizio o meno. È un giocatore importantissimo che con questo atteggiamento risulta anche determinante”.

LANCINI: “Sta bene, è pienamente recuperato”.

COMMEMORAZIONE FALCONE: “Per noi palermitani quel giorno è stato una tragedia, ma da quel momento la mentalità della nostra popolazione è cambiata. Domani essere partecipi di questa commemorazione è un onore”.

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Dario Li Vigni