Palermo, Baldini: “Adesso è la gara più importante, è il momento dell’ultimo sforzo”-CONFERENZA

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Silvio Baldini, allenatore del Palermo che domani affronterà il Padova nel

Silvio Baldini, allenatore del Palermo che domani affronterà il Padova nel ritorno della finale play off fase nazionale di Serie C, ha parlato in conferenza. Queste le principali tematiche trattate.

NUMERI Ci siamo allenati in maniera tranquilla, conosciamo l’importanza della partita. È la sfida più importante, ma parlano i numeri. Ai play off abbiamo vinto cinque partite e ne abbiamo pareggiate due. I numeri dicono che noi ci siamo e che i ragazzi sono convinti. Dobbiamo metterci il cuore, è il momento dell’ultimo sforzo”.

MATRIMONIO DI BRUNORI Si sapeva che doveva sposarsi ed è giusto che lo abbia fatto. Siamo felici che sia andato, adesso è qua con noi e anzi posso dire che giocherà con ancora più fiducia. Non esistono regole, il calcio è fatto di emozioni. Se non si fosse sposato sarebbe stata una cosa sbagliata, è stata la cosa giusta”.

PADOVA Io non ho studiato nulla, dobbiamo ripetere la partita dell’andata, giocando con il cuore. Se avessimo ragionato con i numeri e con gli schemi, il Palermo non sarebbe arrivato qui. Abbiamo cercato sempre di legare la prestazione a qualcosa che va oltre, cercando di non arrenderci. Magari a certe teste di cazzo i miei discorsi possono dare fastidio, ma a me, vista anche la mia età, non me ne frega nulla. A me interessa arrivare al cuore dei miei giocatori, so che al popolo palermitano il messaggio arriva. E se ti sintonizzi con loro, poi la città ti ama e ti sente. La corsa al biglietto è per sentire insieme tutta questa emozione. Che rispetto posso avere per chi gode del male altrui?”.

CAMBIAMENTI Non ce ne saranno, giocheranno quelli che hanno dato maggiori garanzie. Il lavoro deve dare conforto al di là del risultato. Non dobbiamo avere paura di niente, dobbiamo dare libertà a quello che abbiamo dentro. Sappiamo che ovviamente ci sono anche gli avversari, ma quando noi mettiamo in campo questa passione e questa voglia di andare oltre, abbiamo sempre fatto risultato. Non si sa mai cosa può succedere, io cerco di stare attento anche con il semaforo verde. So che i miei giocatori faranno l’ultimo passo”.

MOMENTI Il momento più bello è stato il 23 dicembre, quando il direttore Castagnini mi ha chiamato. Sapevo che ci sarebbero state delle difficoltà, ma sapevo anche che non potevamo mollare o arrenderci alle prime difficoltà. Il momento negativo non è una partita persa ma quando una squadra non crede di potercela fare”.

FELICITA’ “Personalmente credo che domani andrà bene sono comunque felice perché sono riuscito a giocarmi le mie chances. Una cosa soltanto mi da fastidio, chi gode nel vedere che le cose vanno male mentre loro stanno bene. Purtroppo il calcio è pieno di queste persone, sono individui che creano invidia. Senti parlare di guerra, e come fai a parlare di pace con persone così meschine? a me queste persone danno fastidio e cerco di gestirmi, a volte ho pensieri brutti ma non mi abbasso al loro livello”.

ORGOGLIO Ci stiamo giocando una bellissima finale, comunque vada saremo orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Il calcio è pieno di ipocriti e persone meschine, cerco di togliermi questi brutti pensieri dalla testa. E non mi riferisco a qualcuno in particolare. Ci sono tante persone che amano fare i professori, io voglio invece essere soltanto il veicolo di un messaggio, avere fede ed essere solidali. Questo nel calcio non esiste. Seguire il carro dei vincitori è facile, nel calcio però servono amore e passione. Il torto è di chi trasmette una cultura sbagliata, non di chi si mena a una partita (quelli sono un capro espiatorio. La colpa più grande è di chi ha la cultura ma non ha fatto nulla”.

ARMA VINCENTE Deve essere la normalità, il fare le cose giuste. Perché, ad esempio, far rinunciare Brunori al matrimonio? Saremmo stati professionali se avessimo lasciato una persona infelice e frustrata? Per salvare la faccia? Una persona deve essere felice quando scende in campo, per fare la prestazione devi essere felice e sereno. Potrebbe essere additato di qualcosa, ma a me onestamente non importa. Lui ci ha portato in finale e io voglio che sia felice. Ci diranno che siamo stati dei dilettanti e allora voglio essere dilettante. Noi abbiamo scelto così e ne siamo orgogliosi. Io sono fatto così, voglio che la mia famiglia sia serena e fiduciosa, che viva di queste piccole cose. Le persone credono di essere furbe, di essere i più bravi perché hanno il Porsche o il conto in banca. In realtà sono persone infelici. Noi siamo stati tutti contenti per Brunori, anche la società ha capito. Siamo bischeri o fessi perché ci andiamo a sposare?”.

DISCORSO AI RAGAZZI Non preparo mai cosa dire, dico quello che sente. Dormirò come tutte le altre volte, conosco la posta in palio ma io vado sempre a letto presto. Se poi esco fuori, magari mi addormento a mezzanotte ma mi sveglio sempre alle 4,30 o alle 5,00. Non sarà certo il Padova a non farmi dormire. A me dispiace solo vedere degli sciacalli che cercheranno eventualmente di godere della nostra amarezza. Mi interessa che i ragazzi abbiano capito che con il lavoro e con la fede puoi trovare tutte quelle cose che nessuno ti può dare”.

EMOZIONE Vedere la gente che ti vuole bene dà gratificazione. Sapere che comunque vada la gente sarà orgogliosa di noi. Non cerco altre cose”.

DALL’OGLIO O ODJER? Non ho ancora deciso, vedremo dopo l’allenamento di stasera. Andremo avanti con il nostro copione, sapendo che la partita può finire anche al 120’. Abbiamo analizzato varie situazioni, sarebbe da negligenti non pensarci. Siamo convinti che al 90’ sarà tutto finito, ma non siamo presuntuosi. Dovremo gestire chi abbiamo in panchina. Le partite si vincono anche con chi entra, non solo con chi parte titolare”.