Il tecnico del Palazzolo, Giuseppe Matarazzo, torna sulla sconfitta contro il Real Siracusa:
“La gara in campo è stata giocata a viso aperto da entrambe le squadre. C’era agonismo ma niente scontri troppo duri. In panchina sono arrivate alcune frasi che si potevano evitare. A fine partita poi non ha senso chiedere scusa. Tutti siamo stati dentro il campo, l’adrenalina durane la partita c’è, ma gli insulti senza perché non hanno senso. Già mi avevano fatto arrabbiare le designazioni: un assistente di Siracusa in una sfida così importante non può essere designato. Siamo stati fermi sette minuti, l’arbitro è stato accerchiato e non ci sono stati provvedimenti, cartellini. Loro protestavano sul nostro 2-2 per un fuorigioco che non c’era”.
E continua: “Poi siamo stati sette minuti fermi e non è successo nulla, nessun provvedimento. Poi c’è stato un rigore inesistente per loro, infine avevamo trovato il 3-3 in cui si vede che il ragazzo parte dieci metri dietro, ma qualcuno dice che forse c’era stato un contatto in area. Il guardalinee ha alzato la bandierina nel momento in cui la palla entra dentro. E infine negli spogliatoi c’è stato ribadito ‘fuorigioco netto’, senza parlare di falli. Siamo stati fermi sette minuti e c’è stato un recupero di cinque minuti. La settimana prima, contro il Mazzarrone, c’è stato annullato un gol”.
“Insomma, ci sono tanti episodi, forse ci vedono giovani, o con tanti ragazzi stranieri. Nei nostri confronti c’è sempre la mano pesante, si calca la mano, con gli altri invece da parte degli arbitri basta un “si calmi” ed è finito tutto, anche per episodi affini, simili”.