Palazzolo, Cutrufo furioso: “Favara non si muove, invece molti senatori saranno svincolati se…”

Graziano Cutrufo, presidente del Palazzolo, ai canali del club fa il punto della situazione in casa gialloverde:

Favara è e sarà l’allenatore del Palazzolo. Non mi aspettavo una partenza del genere, ma se una squadra costruisce 16 nitide azioni da gol in tre partite non concretizzandone neanche una, se la squadra ha un gioco ma non ma non lo sfrutta per disattenzione o superficialità, come nei tanti, francamente non so che responsabilità io possa attribuire all’allenatore.

Però siccome a detta di tutti gli addetti ai lavori abbiamo allestito un organico altamente competitivo qualche responsabilità deve pur esserci. E credo che la responsabilità sia tutta dei giocatori. Giocatori che non hanno pressioni, né dalla piazza né dalla società. Giocatori che non possono lamentarsi dei compensi, giocatori che hanno la possibilità di vivere da professionisti pensando solo agli allenamenti, mentre in altre società anche della nostra provincia gli allenamenti, sia detto con il massimo rispetto per tutti, sono dopo i turni di lavoro.

Ma, mi sarà consentito, io non ci sto a passare per sciocco. Lo dico con ampio anticipo: se anche domenica prossima, con il Paternò, non otterremo la vittoria, pregiudicando in modo irreparabile il campionato dopo appena 5 giornate, molti senatori potranno ritenersi già svincolati. Spenderemo meno e ci concentreremo da subito sulla prossima stagione. Non avrebbe senso continuare con una squadra che in troppi elementi non mostra né amor proprio né quella professionalità di cui pure si fa vanto.

Per concludere il rapporto di amicizia che mi lega a Gaetano Favara è noto, ma è ugualmente noto che da presidente non posso cedere ai sentimenti come ho fatto lo scorso anno quando a malincuore ho deciso di accettare le sue dimissioni dall’incarico perché lo ritenevo necessario. Mentre quest’anno mi sono rifiutato di accoglierle. Quindi la mia decisione attuale non è legata all’amicizia ma, ripeto, al convincimento che se una squadra crea ma non segna la colpa non è dell’allenatore”.

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Redazione