Pagana a GS.it: ­“­Voglio riportare Acireale dove merita. Facile per i presidenti fare la bella faccia oggi…“

Peppe Pagana, allenatore dell’Acireale, si racconta ai microfoni di Goalsicilia.it nell’appuntamento “A tu per tu Instagram”. CLICCA QUI per vedere il video dell’intervista. 

MANCANZE “Mi manca la settimana con i ragazzi, lo spogliatoio e l’adrenalina delle partite, emozioni che non si possono spiegare”.

PROBLEMI “Il prossimo anno ci saranno tanti cambiamenti, bisogna prendere la palla al balzo per provare a riformare e azzerare i debiti delle società. Tantissimi club in queste categorie non pagano da dieci anni…Ci sono ragazzi che prendono 300/400 euro al mese, è facile adesso per i presidenti farsi la faccia bella parlando di sospendere tutto. In Serie A si riprenderà per non perdere soldi, in D non si riprenderà per far guadagnare soldi alle società che risparmiano su 3/4 stipendi. Sarei il primo a rinunciare alle mensilità se mi garantissero che da settembre vengano fatte le cose per bene, ma dubito che cambi qualcosa a settembre”.

BEL CALCIO “Per me esiste un’idea di calcio, più tieni la palla tu, più fai correre gli avversari e fatichi di meno, non è questione di bel calcio. In passato ho avuto Pasquale Marino, Gaetano Auteri come allenatori e mi è piaciuta questa filosofia, poi sono i risultati che ti danno ragione”.

TROINA “La squadra della mia città, ho dato 15 anni della mia vita al club: quando ho cominciato ad allenare, la società era ad un passo dal fallimento in Promozione e siamo arrivati ad un passo dalla Serie C, solo a pensarlo sembra da pazzi. Rimarrà un’esperienza strepitosa della mia vita. Il campionato l’abbiamo vinto, abbiamo fatto gli stessi punti di una Vibonese che nel girone non ci doveva essere, abbiamo perso lo spareggio ai rigori e al 117′ ci hanno annullato un gol regolarissimo, siamo andati oltre ad ogni limite, rimarrà nella storia”.

SIRACUSA “La prima volta nei pro come allenatore e mi ha fatto capire tante cose per il futuro. Errori ne ho fatti, li ho ammessi a differenza di altri che non li ammetteranno mai. Affrontare il Siracusa? Non ho senso di rivalsa o rivincita, per me è stata un’esperienza di vita umana e ho capito che nel mondo lavorativo devi sempre guardarti attorno perché non è tutto oro quello che luccica”.

PRESENTE GRANATA “Sto rivivendo in parte quello che ho vissuto a Troina, sono stato accolto benissimo e ho avuto modo di dimostrare quello che valgo come allenatore e persona. Mi dispiace solo per i problemi extra calcistici che hanno penalizzato la nostra classifica ma il lavoro nostro è stato apprezzato e mi viene voglia di dare ancora di più per questa piazza”.

ACIREALE IN C “Sicuramente mi farebbe piacere, in tanti dicono che sarebbe bello vincere sul campo e sicuramente è vero, però, ritrovarsi in Serie C, male non sarebbe. Come blasone in Sicilia, forse Acireale è dietro a Palermo e Catania, ma come passione non è secondo a nessuno, la gente qui vive di calcio e venderebbe l’anima per la maglia”.

FUTURO IN SERIE C “Fortunatamente ho tanti miei ex compagni e dirigenti che lavorano tra Serie B e C, il mio modo di far giocare le squadre e gestire lo spogliatoio è apprezzato, ogni tanto qualche telefonata la ricevo…ma tra quello e dire altro, ce ne vuole. Io mi trovo bene ad Acireale e il mio grande obiettivo è riportare questo club nelle categorie che merita. Per chi fa questo lavoro, una piazza come Acirele dà tanto, la società lo sa, con le ambizioni giuste, da qui non mi muovo”.

AGATINO CHIAVARO “C’è sintonia tra di noi, lui è un grandissimo conoscitore di calcio, vede 24 ore su 24 partite di Primavera, conosce la categoria e secondo me lavorerà ad alti livelli. È più malato di calcio di me (ride ndr)”.

PITARRESI “Un 2001 che ha sempre grande voglia di migliorarsi, un portiere che secondo me, per carattere e impegno, alla lunga arriverà ad alti livelli. Offerte di gennaio? Tante società ti cercano anche per l’età, ma i ragazzi devono avere la lungimiranza di rimanere dove ti danno la possibilità di giocare, che fai in categorie superiori se poi non giochi?”.

POLESSI “Ho un rapporto di lunga data con Nicola, gli ho proposto ai tempi del Troina di entrare nel mio staff ma lui ha ancora voglia di giocare ed è giusto che continui”.

TEMPI DA CALCIATORE “Ero un trequartista atipico, correvo tantissimo, facevo tutta la fascia. Nel calcio di oggi non mi rivedo in nessuno, anzi, quando trovo giocatori con le mie caratteristiche, cerco di farli correre meno perché arrivino più lucidi sotto porta”. 

PATERNÒ “Mi fa un grande piacere l’entusiasmo ritrovato della piazza, parte del mio cuore è rimasta lì, una delle prime squadre di cui guardo il risultato la domenica, dopo la mia partita, è il Paternò. Mi auguro che torni a calcare campi importanti perché so la passione che c’è e i sacrifici che sta facendo il presidente Mazzamuto. Allenare i rossazzurri? Non mi dispiacerebbe ma al momento sono troppo concentrato sull’Acireale”.

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Damiani Vittorio