Olimpiadi, boxe: il ritiro contro l’algerina Khelif ma Carini spiega “Nessuna pressione”

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – L’atteso incontro fra Imane Khelif e Angela Carini negli ottavi del torneo femminile di boxe, categoria 66 kg, è durato appena 46 secondi.

foto Ipa Agency –(ITALPRESS)
Dopo aver ricevuto un paio di colpi, l’azzurra ha deciso di ritirarsi. L’arbitro ha proclamato l’algerina vincitrice, e Carini si è inginocchiata al centro del ring in lacrime. La presenza di Khelif a Parigi è stata oggetto di dibattito, dato che era stata squalificata lo scorso anno alla vigilia della finale per alti livelli di testosterone.

Carini ha commentato: “Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione. Se questa ragazza è qui, ci sarà un motivo. Ho combattuto nonostante le mille polemiche. Ho sentito dei colpi molto forti, sono una combattente e la mia nazionale lo sa. Se mi sono fermata, l’ho fatto solo per la mia famiglia. Non sono nessuno per giudicare se l’incontro fosse irregolare.”

Angela ha spiegato di aver sentito un forte dolore al naso dopo il primo minuto e di non essere riuscita a continuare: “Mi sono ritirata perché non ce la facevo, non è da me arrendermi. Ho sentito un dolore forte al naso. Mi sono inginocchiata per mio padre.”

Il presidente della Federboxe, Flavio D’Ambrosi, ha dichiarato che la volontà dell’atleta va sempre rispettata e ha sottolineato la necessità di una Federazione riconosciuta dal CIO per garantire il rispetto delle regole tecniche nelle competizioni future. Il direttore tecnico Emanuele Renzini ha aggiunto che non c’è stata alcuna pressione politica sul ritiro di Carini e che la decisione è stata presa d’impulso.

La premier Giorgia Meloni, da Casa Italia a Parigi, ha ribadito la sua disapprovazione per la decisione del CIO: “Non sono d’accordo con la scelta del CIO. Ringrazio Angela Carini per come si è battuta. Mi dispiace che si sia ritirata, ma competere ad armi pari è fondamentale e, dal mio punto di vista, questa non era una gara pari”.