“Non rompere il c….”, l’allenatore risponde al tifosi | Rissa in campo al triplice fischio

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Fumogeno (LaPresse) www.goalsicilia.it

Brutto episodio dopo il triplice fischio ripreso dalle telecamere in diretta televisiva.

I diverbi tra allenatori e tifosi sono una costante nel calcio, un gioco che vive di passione e tensione. Durante le partite, è comune vedere allenatori bersagliati dai cori o dalle critiche dei tifosi sugli spalti. Alcuni episodi diventano memorabili, come quello di José Mourinho che, ai tempi del Manchester United, mise il dito davanti alla bocca per zittire i tifosi avversari dopo una vittoria importante.

Anche nel campionato italiano si sono verificati casi simili: Luciano Spalletti, all’epoca alla guida del Napoli, ha avuto un acceso scambio con alcuni tifosi durante una partita difficile, lamentandosi di essere fischiato nonostante la buona prestazione della squadra. Le tensioni spesso aumentano nel post-partita, quando le emozioni sono ancora fresche e il risultato può determinare il tono delle discussioni. Celebre fu il caso di Gennaro Gattuso, che ai tempi in cui allenava il Milan si rivolse ai tifosi con un appello a sostenerli “nei momenti difficili” invece di criticarli.

Situazioni del genere si verificano soprattutto quando una squadra perde o non soddisfa le aspettative, come accaduto a Massimiliano Allegri con i tifosi della Juventus, che lo hanno contestato più volte per il suo stile di gioco giudicato poco spettacolare. Non mancano episodi di allenatori che rispondono a tono. Antonio Conte, noto per il suo carattere focoso, ha avuto diverbi accesi con i sostenitori dell’Inter che, durante una serie di risultati negativi, lo accusavano di scarso impegno.

In altre occasioni, Carlo Ancelotti ha mantenuto un approccio più diplomatico, come quando rispose con calma ai tifosi del Napoli che lo avevano criticato, spiegando le sue scelte tattiche con una serenità quasi disarmante.

Palermo-Sampdoria gara tra blasonate decadute

Nell’ultimo turno del campionato di Serie B si è giocata la gara tra Palermo e Sampdoria, arrivata dopo una lunga sosta a causa dello stop per le nazionali, con un grande carico di aspettative per entrambe le squadre. Tanto i rosanero quanto i blucerchiati non sono soddisfatti di questo primo scorcio di stagione che li ha visti gravitare ben lontano dalle prime posizioni.

Ne è uscita una partita che ha deluso soprattutto i tifosi siciliani, che tra le mura amiche hanno vinto solo una volta sulle sei giocate finora. Per il Palermo tante occasioni create ma un’allergia importante nel trovare il gol, arrivato dopo lo 0-1 ospite e grazie ad una deviazione sul tiro di Di Francesco.

Alessio Dionisi (LaPresse) www.goalsicilia.it

“Non rompere il c…o!”

Dopo 14 giornate il Palermo è a -12 dalla zona promozione, il che sta sempre più facendo storcere il naso ai tifosi considerando che un’inversione di rotta non arriva. Così dopo la gara pareggiata con la Sampdoria, i circa 20.000 dello stadio “Renzo Barbera” hanno fischiato la squadra.

Le telecamera della diretta televisiva inquadrano il tecnico Alessio Dionisi che lascia la panchina e girandosi verso la tribuna urla “Non rompere il ca…o” con un chiaro gesto verso la tribuna antistante la panchina. Chiaro segno del malumore che sta accompagnando quest’ultimo periodo in casa rosanero.