“Non ha raccontato ancora tutto”: il pentito mette nei guai l’Inter | Ha confessato ogni cosa in tribunale

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Beppe Marotta (LaPresse) Goalsicilia

Prosegue la bufera attorno all’Inter e all’inchiesta sugli ultras che ha portato all’arresto di molti personaggi. 

L’inchiesta “Doppia Curva”, avviata dalla Procura di Milano, ha svelato un sistema criminale radicato nelle curve di Inter e Milan. Nel settembre 2024, un’operazione congiunta di Polizia e Guardia di Finanza ha portato all’arresto di 19 capi ultras, tra cui Andrea Beretta e Marco Ferdico per la Curva Nord interista, e Luca Lucci per la Curva Sud milanista. Le accuse comprendono associazione a delinquere, estorsione, lesioni e, per alcuni, l’aggravante mafiosa, evidenziando i legami con la ‘ndrangheta.​

Le indagini hanno rivelato che le due tifoserie gestivano affari illeciti legati alla vendita di biglietti, al controllo dei parcheggi e al merchandising. Inoltre, sono emersi episodi di violenza e intimidazione, con i club stessi che, in alcuni casi, sembravano soggetti a pressioni da parte degli ultras. La situazione ha portato sia Inter che Milan a costituirsi parte civile nel procedimento, nel tentativo di dissociarsi dalle attività criminali e collaborare con le autorità.​

Un elemento particolarmente inquietante dell’inchiesta riguarda l’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico leader della Curva Nord, assassinato nel 2022. Secondo le indagini, Andrea Beretta avrebbe pagato 50.000 euro per organizzare il delitto, con l’obiettivo di assumere il controllo delle attività illecite della curva.

L’inchiesta ha avuto ripercussioni anche a livello sportivo, con la FIGC che ha avviato accertamenti per valutare eventuali responsabilità dei club e dei tesserati coinvolti. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla gestione delle curve e sulla necessità di rafforzare i controlli per prevenire infiltrazioni criminali nel mondo del calcio.

Il coinvolgimento dei tesserati

Nell’inchiesta “Doppia Curva” condotta dalla Procura di Milano, diversi tesserati dell’Inter sono stati coinvolti per presunti rapporti con i capi ultras della Curva Nord. Tra questi figurano i calciatori Bastoni, Barella, Frattesi, Çalhanoğlu, Sensi e gli ex nerazzurri Nainggolan, Lukaku e  D’Ambrosio. Secondo le indagini, alcuni di loro avrebbero avuto contatti diretti con i leader della tifoseria organizzata.​

Anche l’allenatore Simone Inzaghi e il vicepresidente Javier Zanetti sono stati convocati per chiarire eventuali pressioni ricevute dagli ultras, in particolare riguardo alla distribuzione di biglietti in occasione della finale di Champions League contro il Manchester City.

Tifosi Inter (LaPresse) Goalsicilia

Potrebbero esserci altre rivelazioni

Nell’inchiesta “Doppia Curva”, Andrea Beretta, ex capo ultras della Curva Nord dell’Inter e attuale collaboratore di giustizia, ha fornito informazioni cruciali, inclusa la sua responsabilità nell’omicidio di Vittorio Boiocchi. Tuttavia, secondo gli inquirenti, Beretta potrebbe non aver rivelato tutti i dettagli, e si sospetta che stia omettendo informazioni rilevanti.

Inoltre, emergono indizi che suggeriscono la possibilità di nuovi collaboratori di giustizia pronti a fornire ulteriori dettagli sull’organizzazione criminale all’interno delle tifoserie milanesi. ​Le autorità stanno esaminando attentamente il ruolo di Antonio Bellocco, presunto affiliato alla ‘ndrangheta, che avrebbe avuto un ruolo significativo nelle attività illecite legate alla Curva Nord. Beretta ha dichiarato di aver coinvolto la ‘ndrangheta per contrastare l’influenza di gruppi neonazisti all’interno della tifoseria.