Nocerina, Morgia a GS.it: ”Troina contro ogni pronostico. Domenica decisiva per noi ma campionato ancora lungo”
Troina primo, Nocerina seconda a meno dieci, il tutto ad una gi
Troina primo, Nocerina seconda a meno dieci, il tutto ad una giornata dal termine del girone di andata. E il calendario del girone I di Serie D, caso vuole, che domenica metterà di fronte una all’altra proprio le prime due della classe. Troina–Nocerina sarà l’ultima gara del 2017 e Goalsicilia.it ha sentito il mister dei campani, Massimo Morgia per testare le aspettative dell’ambiente degli sfidanti.
Mister, avete avuto un inizio di stagione limitato da tanti infortuni e indisponibilità…
“Purtroppo abbiamo avuto un sacco di problematiche però siamo lì. Da inizio stagione ci mancano circa 3 o 4 punti, non di più. In casa abbiamo fatto benissimo, abbiamo pareggiato una partita e vinte 7 su 8. Tutto sommato siamo nelle previsioni e meritavamo qualcosina in più. In questo campionato si ragiona male perché c’è una squadra, il Troina, che sta andando contro ogni tipo di pronostico”.
L’ha sorpresa il rendimento degli uomini di Pagana?
“Non li conoscevo, ho visto la registrazione della partita di domenica a Portici, una buona squadra che gioca un buon calcio. Questo campionato non lo conoscevo, non posso dire chi sono le sorprese: posso dire però che le favorite erano altre, non il Troina. Alla fine però è il campo che decide”.
Quanto sarà decisivo lo scontro diretto di domenica?
“Tredici punti di distacco diventerebbero tantissimi, è decisiva per noi, non per loro”.
Per voi è fondamentale non perdere…
“Direi che decisivo per noi sarebbe vincere, per loro, qualsiasi risultato arrivi, sono lo stesso sereni e tranquilli”.
Potete tornare in gioco per il primo posto?
“Il campionato è lunghissimo. A Palermo si è perso un campionato per due punti con la Fermana che aveva al girone di andata 15 punti di ritardo da noi”.
Oltre a Lomasto, si aspetta qualche altro rinforzo dal mercato?
“Ovvio, tre sono andati via e non erano difensori ma due centrocampisti e un attaccante quindi sono quelli i ruoli scoperti”.
C’è qualche siciliana che l’ha sorpresa piacevolmente?
“La Sancataldese mi ha fatto una grande impressione, ha giocato molto bene contro di noi. Tutte le squadre siciliane si sono dimostrate valide, in Sicilia non è facile giocare per nessuno”.
Le piacerebbe tornare ad allenare in Sicilia?
“La sento la mia seconda terra, sono innamorato della Sicilia e soprattutto di Marsala e Palermo. Ora però sono alla Nocerina e penso a far bene qui. Sono molto legato a questa squadra, sono tornato per avere l’ebrezza di allenare una squadra in cui avevo giocato, non mi era successo. Sono contento di essere qui e spero che le cose vadano come devono andare”.