Intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del logo, il presidente della Nissa, Sergio Iacona, dice la sua sui programmi del club:
“C’è stata una contrapposizione di opinioni sulla scelta dei colori dello scudo. C’era chi sosteneva una sorta di tricolore e c’era chi invece sosteneva il giallorosso. Entrambe le correnti di pensiero hanno ragione. Lo scudo della Nissa è sempre degno del nostro amore e del nostro rispetto. Poi si è deciso di consultare i tifosi per dirimere questa controversia e ha vinto il giallorosso”.
“Il giallorosso richiama i colori della città, ma non bisogna dimenticare che la Nissa è biancoscudata. I colori della Nissa sono belli perché corrispondono a quelli della città. Caltanissetta è una città distinta. Abbiamo i colori in comune con il Real Madrid, con il Messina e con il Padova”.
“La mia presenza è una sorta di passaggio del testimone. Parliamo di futuro. L’incontro tra Luca Giovannone e Caltanissetta può essere esplosivo in positivo. Caltanissetta è una città che non assapora le posizioni alte del calcio che conta da tanto tempo. In realtà le ha assaporate raramente. Credo che oggi con l’avvento di questo imprenditore, innamorato della nostra città, si possa dare vita davvero a un sogno. Luca vuole davvero fare sognare Caltanissetta. E il nostro compito, come tifosi, è di essere all’altezza di questo sogno. Luca metterà le sue capacità e la sua lucidità imprenditoriale. Luca vorrebbe uccidere il campionato, purtroppo noi dobbiamo sperare che non ci siano altre squadre che si attrezzino con grandi mezzi per giocarsela”.
“La città deve moltiplicare le presenze allo stadio. Possono venire giorni difficili, quelli di una sconfitta immeritata o di un pareggio che sta stretto. Dobbiamo stare vicino al gruppo dirigenziale e ai giocatori. Posso garantire che Luca sta scegliendo persone dal tratto vincente, che hanno esperienza, che conoscono bene il campionato e che vogliono vincere. Noi dovremo mettere in questo progetto la parte romantica e popolare. Tante volte si parla male di Caltanissetta, ingiustamente, perché noi spesso finiamo negli ultimi posti nelle graduatorie sulla qualità della vita. Questo però non è vero, Caltanissetta è un posto ospitale”.