Intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del logo, il presidente in pectore della Nissa, Luca Giovannone, dice la sua sui programmi del club:
“Quello con l’amministrazione era un incontro doveroso perché abbiamo una grande dote che ci invidiano in tutta la Sicilia, ovvero quello di uno dei migliori stadi. Per questo dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale che lo ha mantenuto in queste condizioni. È uno stadio bello, capiente e con un manto in erba sintetica moderno ed efficiente. Un impianto invidiabile, insomma”.
“Uno dei motivi per cui ho scelto Caltanissetta è stato lo stadio. L’amministrazione ha garantito una manutenzione, per tenerlo in condizione di ospitare questi 4.800 posti già omologati nel migliore dei modi. Se si riempiranno questi posti si penserà ad ampliare la capienza omologata”.
“Sono in sintonia con tutta la città. Ho ricevuto proposte da tutta Italia. Per qualche giorno il Catania era mio, poi lo hanno dato a un miliardario australiano. Mi hanno cercato da tante parti, anche da piazze più gloriose, a livello di pedigree, della Nissa. La Nissa non ha grandi trofei, ma questo anziché scoraggiarmi mi ha ispirato ed entusiasmato. Caltanissetta è capoluogo di provincia, una grande città. Non ha una grande tradizione calcistica ma ho voglia di realizzare qualcosa di importante, di lasciare il segno”.
“Se sono qui è grazie anche a chi ha portato questa squadra in Eccellenza, quindi parto col ringraziare Arialdo Giammusso che ha fatto grandi sacrifici, e da coloro qui presenti che hanno fatto un’unione con presidente Sergio Iacona. Mi hanno proposto da altre parti di prendere una squadra dove la diretta concorrente era già nella stessa città, solo per questo scartavo l’ipotesi. Non ha senso una città di queste dimensioni con due squadre. Qui si sono create le condizioni per cui io potessi trovarmi a mio agio, voglio realizzare questo mio progetto”.