Come riportato da “La Sicilia”, Natale Ferrante, presidente della Nissa, commenta così la scomparsa del club: “Abbiamo fatto l’impossibile per non far sparire la Nissa, ma ci siamo trovati di fronte a un muro di indifferenza e di anonimità. Ci abbiamo messo il cuore, la passione, l’amore per i colori della squadra della nostra città, ma abbiamo trovato solo indifferenza e contatti con gente della quale non sapevamo nemmeno l’identità. Addirittura, per amore della Nissa, avevo anche pensato che, se era un problema il settore giovanile, ero disposto a rinunciarvi pur di andare avanti; di certo non c’erano problemi contabili. La verità è che mai avrei pensato che nessuno potesse manifestare un minimo di interesse per la Nissa, è questa la cosa che fa più male in questa vicenda. La Nissa è stata affossata da un disinteresse manifesto: francamente non pensavo che la società della prima squadra di calcio di una città come Caltanissetta potesse riscuotere una simile noncuranza. E pensare che in tanti criticavano, davanti e dietro, questa nostra dirigenza. Ma costoro cosa hanno fatto di concreto per la Nissa? Io ci ho messo tempo, soldi e faccia, gli altri solo invidia, falso interesse e veleno gratuito”.