Mussomeli, Panepinto a GS.it: ‘’Qui società serissima. Onoreremo la Coppa, poi testa alla salvezza’’

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Dopo un avvio di stagione difficile in Eccellenza A, sta ritrovando serenità il Mussomel

Dopo un avvio di stagione difficile in Eccellenza A, sta ritrovando serenità il Mussomeli. Uno dei giocatori che hanno deciso di sposare il progetto rossoblù e di restare in mezzo a tante difficoltà è Cosimo Panepinto. Queste le sue parole in esclusiva a Goalsicilia.it.

Cosimo, prima domanda è d’obbligo: come va?

“Diciamo bene. Si stanno aggregando i nuovi arrivi e stiamo capendo sempre meglio le idee di mister Sorce. Purtroppo negli ultimi giorni siamo stati contati. Ora con gli arrivi di Landolina, Venuti, Pizzoleo, i due portieri e magari ci sarà qualcun altro nei prossimi giuorni, stiamo ricominciando a lavorare sodo”.

Sei tra i pochi “grandi” che ha deciso di continuare a sposare il progetto Mussomeli…

“Sono molto legato a questa società, che è seria come poche in Sicilia. Con loro mi sono incontrato proprio due giorni prima del caos per prolungare il rapporto, poi dopo qualche giorno sono arrivati i vari addii. Sinceramente ho vacillato. I dirigenti però si sono riuniti e hanno tranquillizzato sia me che il resto dei ragazzi, promettendo di prendere più giocatori possibili per centrare la salvezza”.

Società che merita quindi grande fiducia…

“Spesso, in queste situazioni, le varie squadre decidono di mandare via tutti i grandi, di tenersi solo i ragazzini e di limitarsi a dire ‘onoriamo il campionato’. Loro hanno ancora una volta dimostrato di essere dei Signori con la S maiuscola”.  

L’addio di mister Maggio. Cosa non ha funzionato?

“Non mi aspettavo queste dimissioni all’improvviso. Il mister in questi due anni ha lavorato abbastanza bene. Quest’anno eravamo partiti bene, ma Mussomeli è una piazza particolare in cui la priorità non è il calcio. Al campo venivano poche persone e diciamo l’ambiente non volesse più Maggio. Credo che lui non ce l’ha fatta più a reggere la pressione esterna, anche perché penso che la società era dalla sua parte. Probabilmente a livello psicologico non è riuscito più a sopportare tutte le critiche e si è fatto da parte per il bene della squadra”.

Non trovate i tre punti da cinque partite, e al rientro scontro diretto col Pro Favara. Non si può più sbagliare…

“Non si può sbagliare, esattamente. Favara è un campo difficile ed entrambe abbiamo bisogno di punti. Andremo là per giocarcela e cercare i tre punti, poi se arriva un punto va bene uguale, l’importante è non perdere”.

Prima però il 4 gennaio sfiderete il Troina nell’andata della semifinale di Coppa Italia. È un obiettivo o la testa sarà al campionato?

“Dopo la figura che abbiamo fatto a Marsala con i ragazzini, la società ha dimostrato che tiene alla Coppa facendo il ricorso, perché se così non fosse stato se ne sarebbe fregata. Per noi, anche a livello di immagine, arrivare in finale di Coppa sarebbe una bella vetrina. Giocheremo la prima in casa del Troina, quindi cercheremo di fare un buon risultato per poi giocarcela al massimo tra le nostra mura. Io credo sia più importante il campionato, ma come si suol dire finché siamo in ballo balliamo”.