Morgana deciso a GS.it: “Si riparte, vogliamo ridare normalità agli sportivi siciliani. Date, play off e costo tamponi…“
“Sono tornato in Sicilia per cuore e sentimento, dico al mio sistema di stare tranquilli, se
“Sono tornato in Sicilia per cuore e sentimento, dico al mio sistema di stare tranquilli, se ci sono io qui, si tornerà a giocare”. Sandro Morgana, tornato a essere il Presidente del Comitato regionale Sicilia della LND, ai microfoni di Goalsicilia.it, fa chiarezza sul futuro del calcio dilettantistico siciliano.
Il calcio regionale ormai è fermo da più di due mesi.
“Il calcio dilettantistico è fermo da ottobre con un atto di assoluta miopia ma intanto la curva dei contagi si è sempre impennata in maniera significativa perché non si sono rispettate le regole e si sono fatti assembramenti: non voglio fare polemiche ma il nostro calcio che responsabilità ha? È stato fermo, non ha causato alcun contagio. Penso anche ai bambini e ai ragazzi che sono stati disorientati perché gli viene impedito di fare sport in centri in cui sono seguiti e attenzionati”.
Presidente, la sensazione però è che da quando lei è stato eletto, comincia a filtrare un po’ di ottimismo in più sulla sorte dei campionati dilettantistici…
“Io sono ottimista per natura e in ogni circostanza della mia vita. Lo sono stato anche durante il periodo in cui ho combattuto contro il Covid, e cerco di trasmettere questo mio modo di essere anche nelle cose di cui mi occupo”.
Tutto ruota intorno alla ripartenza…
“È il primo punto del mio programma, ho scomesso me stesso, la mia credibilità, la mia professionalità e soprattutto la mia grande passione perché voglio che si ricominci a giocare a calcio. Non sono qui per la poltrona, perché la poltrona di Roma era abbastanza comoda (ride ndr), ma per fare il bene del calcio siciliano. Ho avuto un grande consenso, 221 voti a favore su 222 col voto segreto: il mio rapporto con i club è forte”.
La ripresa dei campionati è quindi sempre più vicina…
“Il Ministro ha aperto alla ripresa delle attività regionali e ha parlato di aiuti alle società dilettantistiche per l’effettuazione dei tamponi, a febbraio dobbiamo ripartire con l’Eccellenza, Eccellenza femminile e Serie C 1 di calcio a 5 perché per il sistema di promozioni e retrocessioni sono direttamente collegate ai campionati di interesse nazionale che al momento sono in corso. Ma dopo di ciò dobbiamo ripartire con tutti gli altri campionati siciliani, dobbiamo restituire la normalità agli sportivi siciliani”.
Cosa succederà il 5 febbraio?
“La Lega ha chiesto l’avviso di ciascun Comitato regionale circa la ripartenza. Noi sabato abbiamo fatto una riunione tra i sette Comitati dell’area sud, i consiglieri e il presidente Lo Presti e tutti insieme abbiamo dato un segnale forte: vogliamo ripartire. Ma ci arriva la notizia che non solo i Comitati del sud vogliono la ripresa ma anche tutti gli altri. Il 5 febbraio ci sarà una riunione del Consiglio Direttivo della Lega in cui si affronterà proprio il tema ‘ripresa dei campionati’.
Dopo la ripresa, ci sarà da studiare la modalità di svolgimento delle restanti partite di campionato.
“Se, come auspichiamo, si ripartirà entro la fine di febbraio, riusciamo tranquillamente entro il 30 giugno a completare il campionato regolarmente, andata e ritorno. Se dovessimo andare oltre fine febbraio, incontrerò le società e vedremo il da farsi”.
E i Play off?
“Sono stati tolti dalla Lega Nazionale già due mesi fa, sia a livello regionale che nazionale: la prima andrà in D, le seconde classificate verranno messe in una graduatoria nazionale di ripescaggio”.
Anche in Eccellenza verrà attuato il protocollo della Serie D?
“Certo, poi dovremmo studiarlo bene in base all’attività regionale. Se arrivassero tanti rinvii? Non è un problema”.
Le società dovranno fare un sacrificio nella spesa dei tamponi?
“Il presidente uscente, Lo Presti, ha messo a bilancio 100 mila euro, io metterò ancora qualcos’altro in blancio per aiutare i club in questa spesa. E vi dirò di più: nei giorni scorsi ho avuto una proposta di collaborazione da una società seria che si è candidata a fare i tamponi ai giocatori con 3,85 euro cadauno”.
Tanti club dichiarano apertamente di non essere d’accordo con un’eventuale ripartenza.
“Si parte, la decisione è questa e non c’è alcuna discussione. Poi vedremo se qualcuno non vorrà giocare ma abbiamo bisogno di sentire vicine le società e il loro sostegno, l’indicazione della LND è di ripartire e lo stesso vale per il mio programma. Se ci sarà qualcuno contrario, ho grandi doti di convincimento (ride ndr)”.
Quando potremmo rivedere il pubblico negli stadi?
“Dobbiamo aspettare, penso dovremmo giocare senza tifosi il primo mese, poi possiamo introdurre l’ingresso contingentato in base alla capienza degli stadi e il rispetto del distanziamento”.