A quasi due mesi di silenzio, Giacomo Modica è tornato a parlare alla vigilia della sfida contro il Potenza, ultima partita del 2024 per il Messina. L’occasione è stata l’incontro per gli auguri natalizi, ma il focus della conferenza è stato inevitabilmente rivolto al futuro della squadra, alle difficoltà recenti e alla necessità di interventi sul mercato.
Garanzie dal presidente Sciotto e il nodo mercato
Modica ha spiegato di aver ricevuto rassicurazioni dal presidente Pietro Sciotto circa un rafforzamento della rosa durante la finestra di gennaio. L’allenatore, però, non ha nascosto il proprio disappunto per la situazione attuale: «Servono migliorie, altrimenti è inutile restare qui. Suggerirò giocatori utili alla causa e poi valuterò il da farsi. Si può perdere l’orgoglio ma non la dignità».
L’ombra di un possibile addio era già aleggiata nelle scorse settimane, ma è stata temporaneamente scongiurata. «Avevo detto al presidente che, se non ci fossero più state le condizioni, sarei stato disposto a farmi da parte, anche rinunciando al contratto. Il 20 dicembre era la scadenza per un eventuale allontanamento che mi avrebbe permesso di cercare un’altra squadra. Ma non è mai stato un discorso economico», ha aggiunto il tecnico.
Attacchi personali e difesa del gruppo
Durante il lungo periodo di silenzio, Modica ha dovuto affrontare critiche aspre, soprattutto sui social. «Accetto le critiche, ma non gli attacchi personali», ha detto, riferendosi a offese ricevute online e a polemiche mediatiche.
Sul piano tecnico, l’allenatore ha ammesso le difficoltà della squadra, terzultima in classifica: «Mi prendo le responsabilità dell’andamento, ma i problemi non sono solo di campo. Molti si sanno, altri li dirò solo a fine stagione».
Nonostante la posizione complicata, Modica ha elogiato l’impegno dei suoi ragazzi: «Non posso dire nulla sulla loro dedizione. È il miglior gruppo che abbia mai allenato dal punto di vista umano, ma le vittorie si costruiscono con tanti fattori e noi stiamo pagando alcune fragilità».
Problemi strutturali e ambiente ostile
Tra i problemi evidenziati, l’allenatore ha sottolineato la mancanza di una dirigenza strutturata e di una stabilità ambientale. La Curva vuota durante le partite casalinghe, dovuta alla protesta dei tifosi, ha influito negativamente: «Quei tifosi ci mancano, almeno quattro punti sarebbero stati alla nostra portata con il loro supporto».
Modica ha anche commentato l’addio del direttore sportivo Giuseppe Pavone, lasciando intendere che la decisione sia stata improvvisa e non condivisa: «Lo conosco da 40 anni, ma ognuno è libero di fare le proprie scelte».
Prospettive e idee chiare per il mercato
Guardando al futuro, Modica ha ribadito l’importanza del mercato di gennaio per rinforzare la rosa: «Ho già segnalato dove siamo scoperti e quali profili servono per colmare le lacune». Ha poi chiarito di non aver avuto voce in capitolo nella costruzione dell’attuale squadra, dichiarando: «Molti giocatori sono stati voluti da me, ma l’organico non l’ho costruito io. Adesso tocca alla società intervenire».
Modica ha infine svelato un retroscena legato al progetto estivo, quando si parlava di alzare l’asticella: «C’era una cordata pronta ad affiancare il presidente per costruire una squadra competitiva, ma poi le cose non sono andate come speravamo».
Ultimo test del 2024: sfida complicata a Potenza
Tornando all’attualità, il Messina chiude il 2024 affrontando un Potenza in buona forma. Modica dovrà fare i conti con diverse incertezze di formazione, soprattutto sulla corsia sinistra, mentre Pedicillo potrebbe tornare titolare. Attenzione anche a Cominetti, possibile sorpresa dell’undici iniziale.
Il tecnico del Potenza, Pietro De Giorgio, ha elogiato il lavoro di Modica alla vigilia della gara: «Il Messina è in zona playout, ma esprime un buon calcio. Modica è un allenatore esperto e preparato, quindi li affronteremo con grande rispetto».
Una partita spartiacque
La sfida contro il Potenza potrebbe rappresentare un crocevia per il Messina. Con un risultato positivo, i peloritani potrebbero chiudere l’anno con un segnale di ripresa, altrimenti la società sarà costretta a prendere decisioni drastiche per evitare il rischio di una retrocessione. Modica, intanto, continua a lavorare per restituire dignità e competitività a una squadra che ha bisogno di risposte immediate.