Mister fammi uscire, aspetto un figlio: vola via dal campo e corre in ospedale | Costretto a chiedere il cambio
Episodio curioso durante la partita, il calciatore ha chiesto il cambio per raggiungere l’ospedale dove stava nascendo il figlio.
Le dediche di vittorie o esultanze ai figli o alle compagne in dolce attesa sono un gesto ricorrente nel mondo dello sport, un modo per sottolineare il legame tra vita personale e successo professionale. Questi momenti, carichi di significato, sono spesso accompagnati da gesti iconici che rimangono nella memoria dei tifosi.
Nel calcio, un esempio emblematico è Lionel Messi, che ha dedicato molti gol ai suoi figli con esultanze che simulano le gesta di alcuni supereroi della Marvel o con gesti affettuosi come baci alla telecamera. Anche Cristiano Ronaldo ha celebrato i suoi figli più volte: un gol accompagnato dal gesto di “cullare” un bambino è stato un chiaro omaggio alla nascita di uno dei suoi figli. Lo stesso gesto è stato adottato da diversi calciatori, come Alvaro Morata, che ha dedicato un’esultanza simile alla sua compagna incinta.
Tra i gesti più celebri troviamo anche quelli di Francesco Totti, che dedicò un gol alla moglie Ilary Blasi scrivendo su una maglietta “Sei unica”. Questo tipo di dimostrazione personale ha avuto un forte impatto emotivo sia sui tifosi che sugli stessi giocatori, sottolineando l’importanza dei legami familiari nelle loro vite.
Anche in altri sport troviamo dediche simili. Il tennista Novak Djokovic, dopo importanti vittorie, ha spesso citato la sua famiglia come fonte d’ispirazione, sottolineando come il supporto dei suoi cari sia fondamentale per affrontare le sfide sportive. Nel basket, LeBron James ha dedicato momenti salienti della sua carriera ai figli, esprimendo orgoglio e amore per loro.
“Mister cambiami, devo correre in ospedale”
Siamo in Toscana, campionato di Terza Categoria, la Salavetitia Seravezza è prima in classifica e venerdì sera deve giocare una gara importantissima per consolidare la prima posizione. Tra i pali c’è Giacomo Rebellino.
Il portiere sa che presto diventerà padre, ma non vuole saltare l’importante partita. Così in panchina c’è un telefono che aspetta la chiamata e la chiamata arriva. Rebellino quindi chiede all’allenatore subito il cambio.
La corsa in ospedale per assistere al parto
Siamo alla mezz’ora della gara, la panchina comunica a Rebellino che la compagna ha iniziato il travaglio. quindi la sostituzione e la corsa in ospedale per assistere alla nascita della figlia al fianco della compagna Francesca.
La piccola Ginevra nascerà, così come riporta “Tuttocampo”, soltanto intorno all’ora di pranzo del giorno dopo, ma poco importa. Giustamente Rebellino non ha voluto perdersi un momento importantissimo al fianco della compagna per potere subito tenere tra le braccia la figlia Ginevra.