Milazzo, Matinella a GS.it: ”Voto alto alla nostra stagione. Voglio rimanere qui per vincere”

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“Sono un po’ antico, nonostante i valori siano cambiati, io cerco sempre di approcciarmi alla cat

“Sono un po’ antico, nonostante i valori siano cambiati, io cerco sempre di approcciarmi alla categoria con umiltà, dedizione al lavoro e trasparenza”. Dopo tantissimi anni di professionismo, tante porte difese e tanti attaccanti fermati, Santo Matinella, continua a risultare uno dei migliori difensori del calcio di casa nostra. Con l’attuale giocatore del Milazzo, ai microfoni di Goalsicilia.it, abbiamo fatto un punto tra passato e futuro.

Per il Milazzo si è chiusa una stagione dai due volti…

“Il bilancio è sicuramente positivo. Il primo obiettivo era fare i play off e l’abbiamo raggiunto. Poi c’è stata la finale di Coppa Italia che è stato un in più. Il problema di questa squadra è stato a inizio stagione, poi a dicembre con gli innesti giusti, è stata ribaltata. Purtoppo quando in un campionato ci sono sei super squadre, ne vince lo stesso soltanto una. Non possiamo dire che è stata un’annata fallimentare per tutti tranne che per il Palazzolo. Lo sport è bello perché si vince e si perde. Darei un voto altissimo alla stagione, un 8”.

Qualcuno insinua che questa squadra poteva fare di più…

“Per fare bene ci devono essere tante componenti. Ci siamo portati tanti problemi dietro: uno è quello dei tifosi che non ci hanno seguito. Basta guardare Acireale, loro in casa ai play off hanno giocato in dodici. Sono cose che ti vengono a mancare”.

Dal punto di vista personale, come ti sei trovato?

“Mi sono trovato benissimo, conoscevo il gruppo di ragazzi e dirigenti. Non conoscevo bene il mister anche se ci eravamo affrontati diverse volte in C. Mi hanno accolto benissimo. Come uno dei più grandi ho cercato anche di trasmettere alcune cose ai più piccoli”.

Rimarrai a Milazzo anche il prossimo anno?

“In linea di massima sì, ho parlato col mister e lui vuole che rimango: ha fiducia in me sia come giocatore che come persona. A giorni ci vediamo con la società e capiremo budget e ambizioni. Io voglio rimanere per vincere, non vorrei fare un campionato di metà classifica. Non ci siamo riusciti quest’anno e voglio aiutare mister e società a raggiungere il sogno che, qui a Milazzo, si insegue da anni”.

In campo sembri ancora un ragazzino, ma hai cominciato a pensare ad un ruolo post calcio giocato?

“Io ho già preso l’anno scorso l’abilitazione come direttore sportivo. Però in questo momento, fisicamente e mentalmente mi sento ancora bene e voglio continuare a giocare. Sarà il fisico a dire basta quando sarà il momento. Mi approccio sempre con grande concentrazione agli allenamenti e questo è importante perché se non ti alleni bene, ti puoi chiamare Matinella, Cassano, puoi giocare in qualsiasi categoria, ma farai brutte figure”.

Per ora però, lascia perdere il ritiro, servi in campo…

“Me lo dicono in tanti, ‘non smettere che sarebbe un peccato’ (ride ndr)”.