“Sto un po’ meglio”. Un infortunio brutto, mesi di convalescenza e un ritorno in campo da guerriero. Al 95′ di Milazzo-San Pio X, la pellicola si inceppa, la palla va in rete, passano davanti agli occhi mesi e mesi difficili che vengono sostituiti dalla fiducia, una fiducia in un futuro che torna alla normalità, che vede prati verdi e altri palloni da fermare davanti la propria di porta e altri da spingere oltre quella avversaria perché la vita sportiva di Maurizio Dall’Oglio è una linea sottile che oscilla tra evitarli quei gol e poi realizzarli nel momento in cui c’è più bisogno.
Maurizio il ritorno in campo dopo otto mesi sarà stata una liberazione…
“E’ stato un infortunio importante, sto cercando di recuperare nel miglior modo possibile. Sono contento di come è andata domenica all’esordio. Devo ringraziare la mia famiglia, la mia ragazza, mio fratello in particolare che mi ha sopportato a Brescia, mi sono stati tutti vicini”.
Da milazzese doc hai sposato il progetto Milazzo.
“Sono qui perché ho trovato una società seria come ormai ce ne sono poche in giro. Mi hanno dato la possibilità di rimettermi in moto. Sono contento di giocare nella mia città”.
Eppure, qualche settimana fa, sembravi ad un passo dal tornare all’Igea Virtus.
“Ci eravamo sentiti, poi non si è fatto più niente. Con il presidente Grillo abbiamo due modi diversi di fare calcio e ho deciso di non accettare la loro proposta. Sono stato a Barcellona benissimo per quattro anni, quando ho visto che le cose non erano fatto come io ero abituato a farle, ho scelto di evitare di tornare”.
L’Igea Virtus sta vivendo un momento tutt’altro che facile…
“Mi dispiace tanto, anzi molto di più. Barcellona non merita questo momento dopo tanti anni belli. Il presidente ha salvato la società però purtroppo si è messo in una situazione non facile. Barcellona è una piazza esigente”.
Sabato sera farete visita al Camaro.
“Sappiamo che è una partita difficile, loro sono una squadra giovane, forte, che ha gamba e conosce la categoria. Noi ce la metteremo tutta per fare risultato”.
Giochi?
“Non lo so, sono a disposizione, sceglie il mister se farmi giocare dall’inizio o a partita in corso. Anzi colgo l’occasione per ringraziare mister Ferrara che mi ha dato questa possibilità. Ringrazio anche l’Asd Milazzo di Promozione per avermi permesso di allenarmi con loro e Nino Torre, il preparatore del Città di Messina”.
Quanto mancano Dall’Oglio e mister Raffaele al Messina?
“Devi chiedere al presidente, non lo so. La scelta del mister di non restare non so da cosa sia dipesa, non so cosa è successo. Con me invece c’era l’accordo, poi abbiamo deciso di aspettare e sentirci più avanti perché non stavo ancora bene”.
Ti aspettavi questo exploit del mister in Serie C a Potenza?
“Lo conosco da tanti anni, sapevo le potenzialità che ha. Immaginavo avrebbe fatto bene, è un grande allenatore e i numeri parlano per lui”.
Magari lo raggiungi nella finestra di mercato invernale…
“Non si sa, non sono io a decidere. Vedremo più avanti come va, per ora penso a recuperare al meglio”.