Micali fa chiarezza: ‘’Riprendiamo in mano l’Acireale. Spiego situazione, nuovi soci, smantellare squadra no ma…”

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Nino Micali, socio dell’Acireale, a “Radio Night” ha fatt

Nino Micali, socio dell’Acireale, a “Radio Night” ha fatto il punto della situazione in casa granata. Questi i principali argomenti trattati.

L’ARRIVO: “Siamo arrivati ad Acireale tramite l’architetto Vecchio, trovando una società in condizioni pessime che rischiava l’addio al calcio. Qui abbiamo conosciuto Notarrigo e Pulvirenti che a primo impatto ci sono sembrate persone perbene, non dico non lo siano, ma non ci hanno trattato benissimo”.

D’AMICO: “L’ex presidente avrebbe ceduto la società a fronte di un pagamento di circa 70.000 euro per saldare vecchie spettanze. C’era ancora il campionato in corso, abbiamo fatto la pazzia anche perché alcune gare erano in casa, dunque possibile incasso a coprire questa spesa enorme. Siamo riusciti a liquidare circa il 70% degli assegni dovuti ai calciatori”.

LA SERIE D: “Dopo la sconfitta di Altamura, alcuni tifosi hanno fermato me e Stracuzzi chiedendoci di portarli in Serie D, abbiamo promesso che avremmo fatto di tutto per riuscirci e ci siamo riusciti”.

PULVIRENTI: “Pulvirenti non sapeva neanche come era fatto un pallone, durante i play off lo vedevo saltare come un bambino, si era innamorato di questa squadra”.

RIPESCAGGIO: “Bisognava fare subito i versamenti per presentare la domanda. Ci siamo seduti tutti attorno ad un tavolo per sistemare la situazione. Uno sponsor avrebbe dovuto saldare la fidejussione ma all’ultimo è saltato, così ho cercato di convincere il dott. Gugliotta, che all’inizio non voleva saperne dopo Messina, e sono riuscito nell’intento. Parliamoci chiaro, la fidejussione è stata fatta dai ‘messinesi’, come ci chiamano tutti. Abbiamo messo anche una piccola parte per l’iscrizione al campionato”.

MESSI DA PARTE: “Non siamo stati messi da parte, ma siamo stati attaccati e ci siamo defilati. Noi, da persone perbene, ci siamo fidati di Pulvirenti e Notarrigo che hanno scelto il dg, il ds e la squadra. Ci siamo defilati perché già c’era il sentore che si potesse finire dove è l’Acireale oggi con questa grave difficoltà. Si pensava che visto il gran mercato, il sig. Puilvirenti avesse le possibilità di portare questo progetto fino al termine della stagione”.

OBIETTIVI NOSTRI: “Volevamo fare una squadra tranquilla, ma soprattutto puntare tutto sul sistemare i conti della società. Non è il campo ad oggi che fa vincere i campionati, ma l’aspetto societario. Se vai in Serie C senza le carte in regola, vieni buttato fuori senza dire nulla. Volevamo fare un campionato dignitoso, poi magari tra due o tre anni fare il salto di qualità, consolidando intanto le basi societarie. Pulvirenti e Notarrigo ci avevano detto che non c’erano problemi, giustamente la tifoseria era a favore loro, così noi ci siamo messi da parte”.

SECONDO FALLIMENTO: “A Messina le cose sono andate male, lo sappiamo. Non accetto però che si imputi a noi ciò che succede ad Acireale, perché ripeto ci siamo messi da parte parecchio tempo addietro. Notarrigo e Pulvirenti ci hanno detto che c’erano altri imprenditori che potevano prendere il nostro posto, abbiamo risposto ok andate avanti da soli”.

FIDUCIA: “Noi, così come i tifosi, abbiamo creduto alle parole di Pulvirenti. Ribadisco, se non c’erano i ‘messinesi’ non c’era la Serie D, per il bene di ciò lo abbiamo lasciato fare”.

L’ATTUALE SOCIETÀ: “Con l’esclusione di Pulvirenti in società ci sono io, c’è Barbagallo, Gugliotta, Oliveri e Notarrigo che risulta il presidente ma ha fatto domanda di dimissioni. Il Sindaco sta facendo di tutto per recuperare qualche soldino e pagare alcuni debiti rimasti in sospeso. Se si sistema questa situazione, accettiamo le dimissioni di Notarrigo”.

ULTIMI SVILUPPI: “Sinceramente non capisco come mai la società è in difficoltà. Dai numeri che ho visto, grazie al grande aiuto della tifoseria, tra incassi e uscite dovremmo andare a pareggio. Stiamo studiando le carte, l’amministrazione si sta muovendo bene. Ieri ci sono arrivate sei adesioni per soci”.

NUOVA SOCIETÀ: “C’è un gruppo con a capo l’avvocato Drago che porterà nuove adesioni in società. Il Sindaco sta lavorando per fare un gruppo di tante persone e costruire una Srl con quote, così ognuno è responsabile delle sue. Con questa situazione entrerebbe in società anche l’imprenditore Cannavò che credo i tifosi conoscano. Sperando finalmente di uscire da questo inferno”.

SMANTELLARE SQUADRA: “Lo pensavo prima di vedere le carte e prima di capire le volontà di questi nuovi possibili soci. Se questi 15 soci riescono a portare qualcosa in cassa, il parco giocatori potrebbe rimanere al completo”.

DECISIONE DI CONTINUARE: “Ribadisco, io non vedo le difficoltà di cui parlano tutti. Anzi, con l’acquisizione della società da D’Amico di fatto il sig. Pulvirenti aveva quasi sanato tutto. Per esempio posso dire che il bimestre agosto-settembre più parte di ottobre è stato pagato”.

OBIETTIVO: “La squadra sta lavorando bene, non si può dire nulla. Il mio intento principale è quello di sistemare le carte. Ai giocatori dico di stare tranquilli perché per come si stanno muovendo le cose dalla prossima settimana ci saranno tante persone a gestire la società”.

DEAD LINE: “Entro giovedì prossimo dobbiamo avere tutto definito. Per fare bene il mercato e raggiungere a fine campionato gli obiettivi”.