Messina, Sullo: “Paganese squadra esperta, noi siamo partiti da zero. Serve l’aiuto della città”

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Il tecnico del Messina, Salvatore Sullo, ha presentato così la sfida di domani con

Il tecnico del Messina, Salvatore Sullo, ha presentato così la sfida di domani contro la Paganese:

VITTORIA CON LA JUVE STABIA “Questa non è la mia squadra, ma è il Messina. Chiaramente è sempre meglio vincere che perdere, gli allenamenti sono andati bene. L’impatto che avremo sulla partita non dipende dalla partita precedente. Lavorando bene e preparandoci bene si può fare una bella partita. Poi il risultato lascia il tempo che trova, perché è stata una partita equilibrata. Avrebbe anche potuto vincere la Juve Stabia, per me non sarebbe cambiata l’analisi della partita fatta. Vedremo domani quello che ci ha lasciato da un punto di vista psicologico. Gli allenamenti sono andati bene, ci siamo preparati nel modo giusto”.

TATTICA “Aspetto tattico? Sono numeri che vanno presi per quello che sono. A fare la differenza è l’interpretazione. Se tu giochi con un 4-4-2, dipende tanto dalle caratteristiche dei giocatori. Di volta in volta cercherò di utilizzare i calciatori per quello che dobbiamo andare ad affrontare. So che farò tanti errori, ma spero che i miei calciatori attraverso le prestazioni riescano a coprirli. Non dobbiamo dimenticare che noi siamo partiti da zero, non avevamo neppure un calciatore. Il ds ha fatto un grande lavoro ma manca ancora qualcosa che ci permetta di poter crescere ancora di più. Abbiamo davanti a noi un percorso lunghissimo. Io da allenatore ho fatto appena 25 partite, quindi ho tanto da dimostrare. Parlare di obiettivi mi sembra fuori luogo. Dobbiamo prepararci settimana dopo settimana per affrontare gli avversari che avremo di fronte. Partiremo con tre trasferte, dobbiamo capire chi siamo e dove vogliamo andare, senza fare i presuntuosi. Questo è un messaggio per tutti”.

MIGLIORAMENTI “Con gli allenamenti qualcosa è migliorato, poi sono arrivati altri giocatori. Non è semplice ma lo staff è di grandissimo livello e sta dando il massimo. Spero che questo ci permetta di lavorare al meglio per far sì che 22-24 calciatori diventino una squadra. Per questo ci vuole il lavoro”.

CALCIATORI “Con i calciatori ho un rapporto individuale. Venti calciatori non per forza sono una squadra e ci sono tantissimi esempi anche in questa categoria. L’obiettivo nostro è di diventare squadra prima possibile. Vogliamo migliorare attraverso il lavoro di tutti e la voglia di mettersi in discussione e lavorare. Altrimenti avremo delle difficoltà”.

ASPETTATIVE “Personalmente vorrei vincere tutte le partite e ho delle aspettative altissime su me stesso. So che non succederà, so che farò tanti errori e so che posso essere il primo a pagare. Ma non è un problema, anzi uno stimolo. Bisogna dare il 100%, sfruttando anche le caratteristiche di quei giocatori che devono arrivare. Noi siamo il Messina, che porta il nome della città. Credo che questa realtà vada aiutata per fare il massimo”.

PAGANESE “La Paganese gioca questa categoria da tanti anni, la società conosce questo torneo e sa cosa fare. Hanno degli obiettivi ben precisi, un allenatore che io stimo tantissimo e che per tanti anni ha fatto il secondo. Le sue squadre mi sono sempre piaciute, posso fare solo complimenti perché in un piccolo centro hanno valorizzato tanti giocatori. Sarà una partita difficile”.

CAMPIONATO “Avellino, Catanzaro, Bari e Palermo, a livello di budget e rosa sembrano le squadre nettamente superiori. Poi però bisogna giocare le partite. L’Andria, ad esempio, sta costruendo una squadra interessantissima. Bisogna capire il Latina, il Monterosi e il Picerno come giocheranno sulle ali dell’entusiasmo. Ci son piazze come Monopoli e Potenza che da anni fanno la C a buon livello. La Turris ha una bellissima squadra e tre attaccanti di buon livello. Sarà un campionato livellato, poi quelle quattro, se dovessero ingranare, saranno un gradino sopra le altre, per budget e per rosa”.

QUESTIONE STADIO SCOGLIO “Non penso che i calciatori subiscano quello che sta succedendo. Vengono da un anno di calcio finto, senza il pubblico. Io ho avuto la fortuna o la sfortuna di non lavorare nell’anno del Covid. Il calcio senza pubblico è finto. Non credo cambieranno l’approccio alla partita. Cambia però tutto dal punto di vista logistico perché dovremo sobbarcarci una trasferta”.

FILOSOFIA DI GIOCO “In casa non abbiamo mai giocato finora. Non so ancora fino in fondo cosa possiamo fare. Alcuni calciatori sono arrivati da pochi giorni. Pregi e difetti dei calciatori, individualmente, li conosciamo. Essere squadra però è tutt’altra cosa. Noi dobbiamo pensare a noi, non deve interessarci tutto il resto, l’avversario, il meteo, l’arbitro. Dobbiamo semplicemente fare il nostro. Il mio approccio non cambia se giochiamo dentro o fuori, o in base all’avversario. Questo è l’unico teorema. Quando riesci a dare il 100% sei a posto con la tua coscienza. Poi si può vincere o perdere, ma i calciatori devono dare tutto da un punto di vista tecnico, fisico e mentale”.

ADORANTE “Non voglio parlare di singoli. Adorante deve fare quello che devono fare tutti, migliorare e crescere, sfruttando questa possibilità in una piazza dove gli attaccanti hanno sempre segnato. Lui però per me è uguale agli altri”.

CELIC E MIKULIC “Entrambi capiscono bene l’italiano e Celic lo parla anche, questo è un vantaggio. Poi bisognerà vedere quanto tempo impiegheranno per integrarsi. La verifica è la partita, nello sport c’è il rettangolo verde che non mente. Dipenderà da loro, dai compagni e da me. Poi conterà la verifica del campo”.

SOSTEGNO “Questa squadra è partita da zero, con grande ritardo. Arriveranno Milinkovic e altri due calciatori di spessore per far crescere i nostri giovani. Questa squadra deve crescere e anche io, l’allenatore, devo crescere. Abbiamo bisogno d’aiuto da parte di tutti. Il Messina rappresenta la città, spero che tutti aiutino questa squadra”.