“Nella giornata di oggi incontrerò il sindaco, con il quale siamo in ottimi rapporti. Consegnerò la società e il sindaco provvederà a trovare un acquirente che possa dare il giusto compenso, il prezzo di cessione. Lui sarà il garante di tutti. La mia decisione è irrevocabile. Mi auguro che si trovi un presidente serio e tifoso come me. E che possa fare meglio di me”.
Non lascia spazio a dubbi il presidente del Messina, Pietro Sciotto, che nel corso di una conferenza stampa ha annunciato il suo disimpegno. Di seguito gli argomenti trattati nell’incontro con la stampa:
ULTIMA CONFERENZA “Buongiorno a tutti e grazie della vostra presenza. Mi auguro che sia la mia ultima conferenza da presidente. Fino a ieri sera non sapevo cosa avrei detto. Oggi mi sono alzato alle 8, ho buttato giù qualcosa su quello che dovevo dire”.
GIORNO TRISTE “Per me oggi è un giorno triste, molto triste. Va via qualcosa di bello che avevo nella mia vita e a cui tenevo tantissimo. Sono molto rammaricato, non volevo che questo succedesse. Purtroppo però nella vita certi passaggi bisogna farli e io con grande dispiacere oggi comunico quelle che sono le mie intenzioni”.
SALVEZZA RAGGIUNTA “Il nostro campionato è finito tre giorni fa. Dedico la salvezza a mio fratello Pippo che ha fatto il miracolo di salvarci. Non meritavo una retrocessione dopo tanti sacrifici fatti in questi anni”.
DECISIONE MATURATA DA TEMPO “A gennaio avevo deciso di investire qualunque cifra pur di salvare il Messina e in quel momento avevo già deciso che a fine anno, se avessi salvato il Messina, me ne sarei andato immediatamente. E infatti sono qui a comunicarlo”.
FALLIMENTO EVITATO “Da oggi il Messina è in vendita, non ci sono più le condizioni per proseguire. Sono contento di quello che ho fatto e ricordo che nel 2017 il Messina era fallito. Tante chiacchiere in quel mese di luglio, tutti dovevano presentare manifestazioni di interesse al sindaco e soltanto Pietro Sciotto, dalla provincia di Messina, ha presentato richiesta di essere iscritto al campionato. Senza quella mia richiesta, senza quel pezzo di carta, il Messina sarebbe ripartito dalla Terza, Seconda o Prima Categoria”.
RISULTATI RAGGIUNTI “In questi anni ho vinto un campionato di Serie D e ho garantito, oggi, per il terzo anno consecutivo il professionismo, la Serie C. Quindi un campionato vinto e tre di Serie C, con il terzo da disputare. La Serie C non è un campionato che non si adatta al Messina, ritengo che sia un campionato importante per il Messina, come lo fanno e lo hanno fatto altre piazze. Poi programmando bene si può anche provare ad andare in B o in A”.
RIMPIANTI “Ho fatto il presidente per sei anni, ho perso però 12 anni della mia vita. Rimarrò comunque nella storia del Messina per quello che ho fatto. Avrei voluto fare molto di più, il mio cuore voleva portare il Messina ancora più in alto, ma non ci sono riuscito. Anche il fatto di restare sei anni presidente vuol dire qualcosa”.
POCHI PRESIDENTI COME ME “Nella storia del Messina siamo stati solo in cinque o sei i presidenti che siamo riusciti a restare in sella per sei anni. E questo dice già qualcosa”.
RINGRAZIAMENTI “Ringrazio tutti, le istituzioni, il sindaco, il prefetto, il questore, la polizia di Stato, i Carabinieri, la Finanza, la stampa, tutti i miei collaboratori e tutti gli amici che in questi anni hanno dimostrato di volermi bene. Grazie a tutti, vi ricorderò tutti”, conclude visibilmente commosso l’ormai ex patron.