Messina, Raciti: “Pensiamo una gara alla volta. Con il Giugliano sarà un’altra finale e noi…”-CONFERENZA

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Il tecnico del Messina, Ezio Raciti, ha presen

Il tecnico del Messina, Ezio Raciti, ha presentato così in conferenza stampa la sfida contro il Giugliano. Queste le sue dichiarazioni.

UNA GARA ALLA VOLTA “Pensiamo a una partita alla volta, a una finale alla volta. È l’ennesima finale, dobbiamo affrontarla come tale, senza pensare a ciò che abbiamo fatto e a ciò che dovremo fare. Dobbiamo concentrarci su questa gara, che sarà difficilissima. Affronteremo una squadra che ha un ottimo ruolino di marcia e una buona posizione di classifica. Sarà una gara in cui bisogna alzare tantissimo concentrazione e determinazione, oltre a restare compatti per mantenere la nostra identità”.

IMPEGNO RAVVICINATO “Sicuramente lascerà dei segnali di stanchezza, di affaticamento, su questo non c’è dubbio. Però il fatto di aver fatto risultato può alleviare un po’ di queste sofferenze perché aumenta l’autostima e si ha più voglia e predisposizione al sacrificio”.

L’AVVERSARIO “Il Giugliano è bravo a giocare in ampiezza e a giocare con i due quinti. Hanno dei centrocampisti che sanno attaccare l’area di rigore, due attaccanti importanti come Salvemini e Piovaccari. Sarà una sfida difficile, ma importante perché fa parte di quelle finali da disputare da qui alla fine”.

CLASSIFICA “Dobbiamo sempre guardare la classifica e cercare di stare il più attaccati possibile a questo treno di squadre che ci precedono di pochissimi punti. E se saremo bravi potremo sperare in una possibile salvezza, ciò che vogliamo tutti”.

NIENTE TURNOVER PROGRAMMATO “Credo poco al discorso di fare dei cambi programmati. Bisogna vivere le partite una alla volta, seguendo le disponibilità dei giocatori e facendo riposare qualcuno che è più stanco oppure non è al meglio. Questo discorso lo faccio a prescindere dal fatto che si rigiochi dopo tre giorni oppure dopo dieci. Non ha senso pensare alla prossima gara e indebolirsi in questa. Affrontiamo le sfide una alla volta, vedremo cosa mi permetterà l’infermeria”.