Messina, Raciti: “La squadra si prepara da mesi per questa partita. Vincere e poi sperare…”-CONFERENZA

30

Ezio Raciti, alle

Ezio Raciti, allenatore del Messina, ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida con il Taranto. Queste le principali tematiche trattate.

LA PARTITA “Il gruppo si è preparato in questi mesi per disputare questa partita, la gara che potrebbe regalarci qualcosa che ci siamo conquistati giornalmente sul campo, partita dopo partita. Sappiamo che dobbiamo lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima gara, come ho sempre detto. I ragazzi sono pronti a farlo, sono motivati, vogliosi di scendere in campo prima possibile per poter fare risultato pieno e aspettare poi risultati positivi dagli altri campi”.

SALVEZZA DIRETTA “Noi fino all’ultimo speriamo nella salvezza diretta. Andiamo lì con la forza e con la consapevolezza che abbiamo un’identità. Vogliamo fare risultato per poi potere aspettare buone notizie”.

FRESCHEZZA MENTALE E FISICA “Quello che conta in queste partite è avere freschezza, forza nelle gambe e soprattutto non avere troppa ansia, perché se in settimana vedo gente che si fa prendere dall’ansia poi può trasmetterlo agli altri compagni e lo porta in campo. La prestazione in quel modo viene meno”.

RAGUSA “Valuterò domani la situazione e le condizioni di Ragusa. Proveremo a vedere se riuscirà a essere tra gli undici, lo deciderò nel pomeriggio. È importante che in campo entri chi mi ha dimostrato di stare bene”.

TARANTO “Loro hanno l’obiettivo di vincere. Sono all’interno della griglia play off e se non vincessero non riuscirebbero a restare dentro. È poco importante quello che faranno loro, la cosa importante è ciò che faremo noi, il nostro approccio. La squadra si è allenata bene, è pronta a fare una grande partita”.

ALTRI RISULTATI “Vedremo dopo la gara che notizie arrivano. Purtroppo non siamo solo noi gli artefici del nostro destino, ma vogliamo uscire dal campo senza rimpianti, con la consapevolezza di aver dato il massimo, di aver fatto il massimo”.

PREPARAZIONE DELLA GARA “Ho parlato meno rispetto alle altre settimane con la squadra, li ho voluti lasciare più liberi possibili. Motivarli credo sia inutile, perché la motivazione in questo caso deve essere intrinseca, la devono trovare da soli. Vorrebbero giocarla tutti questa partita. È invece necessario ricordare i concetti che ci hanno portato a questo percorso, è importante che la tensione non li faccia venire meno. I ragazzi hanno lavorato con tanta professionalità e volontà”.

EQUILIBRIO “L’obbligo di vincere non deve portarci a perdere equilibrio. Noi abbiamo avuto un percorso dove fuori casa a volte abbiamo cambiato atteggiamento tattico, ma non l’atteggiamento in campo. I numeri e le posizioni di alcuni giocatori contano poco. Questa è una squadra che ha identità”.

TARANTO SQUADRA CHE PRENDE POCHI GOL “Andremo lì sapendo che è una partita dura e che non dobbiamo prendere gol. Fino a quando non prendi gol la puoi sempre vincere. La storia del Taranto ci insegna che è una squadra che prende pochissimi gol, addirittura credo che per quindici volte abbiano tenuto la porta inviolata. Perciò non sarà una partita facile, questo non ci deve portare a essere in campo troppo lunghi o perdere equilibrio. Dobbiamo avere pazienza, costruire e aspettare il momento giusto per colpire”.

VINCERE E POI SPERARE “Purtroppo non siamo artefici del nostro destino che dipenderà dai risultati degli altri campi. Una condizione però c’è. Per sperare dobbiamo vincere, ci concentriamo solo sulla nostra partita, vietando che qualcuno comunichi con i ragazzi riguardo agli altri risultati. Non possiamo farci distrarre da niente, dobbiamo pensare solo alla nostra gara”.