Il tecnico del Messina, Ezio Raciti, ha presentato così la sfida contro la Gelbison:
“La settimana di lavoro è stata simile alle altre, con tanto lavoro, tanta applicazione e tanta voglia di riscatto. Sotto l’aspetto psicologico ho detto ai ragazzi che essendo tutte finali, quella di domenica è una partita che già si è conclusa. Dobbiamo stare più attenti e correggere gli errori ma non possiamo esaltarci nei momenti buoni e non dobbiamo demoralizzarci nei momenti di difficoltà”.
“La Gelbison è una squadra molto simile a Giugliano e a Cerignola. È una squadra che gioca col 3-5-2, una squadra che attende e gioca sugli errori degli avversari. Hanno buona qualità, buona condizione atletica e stanno bene in campo. Hanno un allenatore che conosce bene questi campionati e che fa giocare bene la squadra. Inoltre hanno anche l’entusiasmo delle neopromosse, si portano dietro la positività derivante dai campionati vinti. È un avversario difficile da affrontare ma è una finale e in una finale può succedere di tutto. Noi abbiamo avuto anche la capacità di fare risultati importanti, contro squadre come Avellino, Catanzaro o Francavilla. Su quello dobbiamo lavorare per la nostra autostima, ma dovremo stare attenti per non concedere nulla”.
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