BENEVENTO – (Corriere dello Sport) Il Benevento non si riconosce più. La squadra che aveva incantato tutti nel girone d’andata, conquistando il titolo di campione d’inverno, è ormai un lontano ricordo. Gli uomini di Pazienza sembrano irriconoscibili, incapaci di dare fluidità alla manovra e di rendersi pericolosi in fase offensiva. Non c’è più traccia di quel gioco brillante e spensierato che aveva portato in alto i giallorossi. Al contrario, il Messina si è dimostrato solido e attento, riuscendo a controllare il match senza particolari affanni.

Come evidenziato da Franco Santo su Corriere dello Sport, il primo tempo è stato avaro di emozioni, con il Messina che si è difeso con ordine e un Benevento confuso, incapace di creare vere occasioni da gol. La più clamorosa arriva al 39’, quando Simonetti serve un assist perfetto a Manconi: l’attaccante giallorosso, solo davanti a Kaprikas, calcia malamente e spreca la miglior chance della gara.

Secondo tempo senza idee, il Benevento sprofonda nella crisi
Nella ripresa la squadra di Pazienza prova a scuotersi con la forza dei nervi, ma le difficoltà offensive restano evidenti. Il Messina non si scompone e continua a chiudere ogni spazio, mentre il Benevento spreca l’unica vera occasione con Acampora, che da buona posizione sfiora il palo con un diagonale potente ma impreciso.

Come sottolineato ancora da Franco Santo su Corriere dello Sport, l’apatia della squadra campana è preoccupante: mancano intensità, ritmo e precisione anche negli appoggi più semplici. A testimonianza del momento di crisi, il club ha deciso di mandare la squadra in ritiro a Venticano a tempo indeterminato e ha imposto il silenzio stampa.

Un pareggio che pesa più di una sconfitta per il Benevento, che non vince da settimane e vede sfumare ogni certezza accumulata nel girone d’andata. Il Messina, invece, esce dal Vigorito con un punto prezioso, confermando la sua crescita in termini di compattezza e organizzazione.

Le pagelle
Benevento (4-3-1-2)
Nunziante 6 – Pomeriggio tranquillo, poco impegnato dagli attaccanti avversari.
Veltri 5 – Soffre in fase difensiva, pochi spunti offensivi.
Capellini 6 – Regge bene in marcatura, senza sbavature particolari.
Tosca 6 – Ordinato, non commette errori gravi.
Viscardi 5,5 – Fatica a spingere e a contenere.
Talia 6 – Prova a dare ordine, ma manca di incisività.
Viviani 5,5 (36’ st Borello 5) – Non riesce a dare qualità alla manovra.
Acampora 5,5 (24’ st Lamesta 4,5) – Spreca una grande occasione nel secondo tempo.
Simonetti 5,5 – L’unico a creare un’opportunità per Manconi, poi si spegne.
Manconi 4,5 (41’ st Perlingieri sv) – Clamoroso l’errore a fine primo tempo.
Lanini 5,5 (24’ st Starita 5) – Poco coinvolto, non incide.

All. Pazienza 5 – Squadra senza idee, crisi ormai evidente.

Messina (4-3-3)
Kaprikas 5,5 – Mai realmente impegnato, qualche incertezza nel finale.
Gyamfi 6,5 – Tra i migliori, attento e solido in difesa.
Gelli 6,5 – Prestazione di qualità e sostanza.
Dumbravanu 6,5 – Difesa ben organizzata, non concede spazi.
Haveri 6 (1’ st Lia 6) – Prestazione ordinata senza errori.
Petrucci 6 – Regge bene in mezzo al campo.
Crimi 6 – Buona gestione della palla.
Garofalo 6 – Dà equilibrio alla squadra.
Vicario 6 (24’ st Luciani 5,5) – Buona prova, poi cala alla distanza.
Costantino 5,5 (19’ st De Sena 5,5) – Poche occasioni, mai pericoloso.
Tardini 5,5 (24’ st Chiarella sv, 34’ st Ingrosso 6) – Non incide come dovrebbe.

All. Banchieri 6,5 – Il Messina si difende bene e porta a casa un punto prezioso.

Arbitro
Di Reda di Molfetta 5 – Direzione con qualche errore di troppo.

Note
Spettatori: 5.092 (4.739 abbonati e 125 ospiti). Angoli: 5-3. Recupero: 1’ pt, 5’ st. Ammoniti: Costantino (M), Acampora (B), Viscardi (B), Talia (B), Simonetti (B), Ingrosso (M). Esposto in Curva uno striscione in memoria di Carmelo Imbriani, nel dodicesimo anniversario della sua scomparsa.