Messina, nuova identità e più soluzioni: Banchieri ha una squadra camaleontica
Il Messina che si prepara alla seconda parte della stagione è una squadra con molte più possibilità di adattamento rispetto a qualche settimana fa. Come riportato dalla Gazzetta del Sud, il lavoro svolto dal direttore sportivo Domenico Roma, insediatosi il 14 gennaio, ha portato a una rivoluzione dell’organico, colmando le lacune che avrebbero reso difficile la lotta per la salvezza. Grazie ai nuovi innesti, il Messina può ora contare su maggiore qualità ed esperienza, elementi fondamentali per affrontare un finale di stagione che si preannuncia intenso.
Le certezze e i punti fermi
Uno dei reparti più rinnovati è la difesa, dove il tecnico Simone Banchieri ha trovato nuovi equilibri: sulle fasce agiranno Gyamfi e Haveri (o Ingrosso, assente contro il Picerno), mentre la coppia centrale sarà formata da Gelli e Dumbravanu. Tuttavia, anche elementi già presenti nella prima parte di stagione, come Lia e Marino, potranno rivelarsi preziosi nel momento decisivo del campionato.
I top player a centrocampo
Il centrocampo ha trovato due riferimenti fondamentali in Buchel e Crimi, che nelle gare contro Casertana e Latina hanno già dimostrato il loro valore. Con una condizione fisica in crescita, possono diventare i veri trascinatori del Messina nella corsa alla salvezza diretta, un obiettivo tornato improvvisamente concreto dopo i quattro punti raccolti nelle ultime due giornate.
Condizione fisica e crescita del gruppo
Proprio sulla preparazione atletica si è soffermato Banchieri in un’intervista rilasciata ad Antenna Giallorossa su RTP: «Dobbiamo livellare il livello fisico tra chi arriva da squadre diverse. Non possiamo cambiare ciò che è stato fatto prima, ma da qui in avanti bisogna lavorare molto. Nei test abbiamo riscontrato un buon livello, ora ci concentreremo sugli ultimi arrivati. La partita va letta con i 15-16 giocatori che si possono impiegare, ma noi abbiamo bisogno di 22-23 elementi dello stesso valore».
Versatilità tattica e varianti offensive
Il Messina ha una sua identità tattica definita, ma Banchieri vuole una squadra capace di adattarsi. La linea mediana sarà prevalentemente a tre, con Garofalo pronto a inserirsi per aumentare il peso offensivo. Tuttavia, il tecnico potrebbe optare anche per una mediana a due con Buchel e Crimi, aprendo la strada a un 4-2-3-1 che darebbe maggiore ampiezza e imprevedibilità alla manovra, con Dell’Aquila, Chiarella e Vicario a supporto della punta.
Attacco con più alternative
La filosofia offensiva di Banchieri è chiara: punte vicine tra loro, capaci di dialogare e creare superiorità numerica. Contro la Casertana, Petrucci ha agito da trequartista alle spalle di due riferimenti offensivi, mentre contro il Latina il Messina ha giocato con due trequartisti dietro una sola punta. Le opzioni in avanti non mancano: Tordini, De Sena e Costantino sono le principali alternative, mentre Luciani avrà il suo spazio ma dovrà crescere in fiducia e qualità. Infine, Pedicillo potrebbe finalmente essere impiegato nel suo ruolo naturale di trequartista, offrendo un’ulteriore soluzione tra le linee.
Con questa nuova fisionomia e una maggiore profondità in rosa, il Messina ha ora le armi per affrontare al meglio la lotta salvezza e giocarsi tutte le sue carte nelle prossime partite decisive.