Giacomo Modica, allenatore del Messina, ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida con il Picerno. Queste le principali tematiche trattate.
CALENDARIO “Ci attendono impegni gravosi e importanti nell’imminente. C’è questa gara, poi giocheremo giovedì, domenica e poi giorno 1, poi il 4 o il 5. Ci sarà necessità di ritrovare un ripristino energetico che sarà fondamentale. Stiamo lavorando sempre meno perché giochiamo ogni tre giorni e non abbiamo neanche il tempo di scaricare l’adrenalina della gara che affrontiamo sempre, ma dobbiamo presentarci al meglio possibile”.
ASSENTI “Le nostre defezioni ci dànno qualche preoccupazione perché non è un organico ampio, con abbondanza e qualità alta, in cui esce Giovanni e metti Pasquale, esce Pasquale e metti Nicola… Dobbiamo trovare sempre quel quid, quelle risorse che ci consentono di equilibrare e miscelare bene la squadra, presentandola degnamente. La rotazione sarà un obbligo, non giriamo tanto per le lunghe. È chiaro che un assetto lo abbiamo, una condizione l’abbiamo, ma certamente non è dettata dall’ultimo mese, quando abbiamo lavorato poco, ma da quello che abbiamo trovato in ritiro e abbiamo portato avanti nelle settimane che ci accompagnavano negli allenamenti. Dobbiamo fare di necessità virtù per ciò che concerne gli assenti”.
PICERNO “Succede a tutti per la legge dei grandi numeri sfatare questi tabù, questa situazione di cabala. Noi dobbiamo essere consapevoli che di fronte avremo una grande squadra, che gioca assieme da due anni e che ha aggiustato alcune cose con miglioramenti notevoli di qualità. Giocano un buon calcio, sono allenati da un ottimo allenatore. Dovremo essere bravi noi a metterli in difficoltà. Cerco una bella prestazione, perché attraverso le prestazioni possiamo fare risultato e attraverso la compattezza di gruppo possiamo trovare quel divertimento che ci consente di essere piacevoli, gradevoli agli occhi dei nostri tifosi”.
CONCETTO “Tutto è possibile e fattibile, ma il concetto deve essere uno. Prima assimiliamo quello nostro, poi strada facendo ci possiamo spostare come vogliamo. I concetti però non vanno mai messi in discussione, io li porto come priorità assoluta. E dopo averli imparati ci si può muovere come ci piace. Questi concetti mi hanno dato sempre garanzie, al di là del black out di Sorrento. Questa è una squadra che può cambiare pelle durante la gara stessa, ma sempre provando le cose e non improvvisando. Io non tocco nulla, dato che nell’ultimo periodo non abbiamo provato nulla”.
SINGOLI “Probabilmente per Salvo ci può essere l’occasione di essere della partita. Ho dato l’occasione a Polito sulla fascia. Salvo è un ragazzo che ha una grande fisicità, una bella gamba, un po’ indisciplinato in alcune situazioni. Ma se non gli si dà l’opportunità non si può sapere quanto e dove può migliorare. Giunta per me è una certezza, è uscito perché si è fatto male, ha un problema al ginocchio e sto cercando di recuperarlo gradualmente, dandogli qualche scampolo di partita. È un giocatore qualitativo e importante. Faccio affidamento assoluto su di lui così come tutti gli altri. Devo solo capire per chi possono essere più utili alcuni allenamenti in più”.
STEP DI CRESCITA “Abbiamo già fatto tre gare importante, tre step con squadre forti. La Turris quando è venuta a Messina era prima in classifica, un’altra fu con l’Avellino e l’altra, in termini di uomini e qualità, è stata la Casertana. La mia squadra mi ha abituato a competere con squadre blasonate. Adesso bisogna avere concentrazione e applicazione per fare la differenza, altrimenti rischi di fare meno bene con chi è meno bravo. Lo step passa sempre attraverso l’applicazione negli allenamenti, la voglia di misurarsi con gli altri. Abbiamo gente che non ha mai fatto questa categoria, bisogna essere affamati, per volere dimostrare e dare qualcosa in più”.
CONCENTRAZIONE “Il Picerno è una squadra forte, ha fatto i play off l’anno scorso, è organizzata, ha una bella società, una bella struttura, ha messo dentro benzina pulita nel proprio organico. Dovremo essere bravi noi. Se la concentrazione in alcuni momenti è 100, dovrà essere 150, perché è la classica squadra che ti può punire alla prima occasione”.