Messina, Modica: “Nessun bivio, ma necessità di fare punti. Firenze? Deve dimostrare che…”-CONFERENZA
Giacomo Modica, a
Giacomo Modica, allenatore del Messina che sfiderà il Latina, ha parlato in conferenza stampa. Queste le principali tematiche trattate:
SETTIMANA TIPO “Il fatto di poterci allenare in una settimana piena sembra ormai quasi una notizia esplosiva. Abbiamo lavorato, ma le risposte dovranno arrivare sul campo, in funzione della gara. Ho buona parte della squadra a disposizione, togliendo Ortisi che è squalificato e i due infortunati. E poi abbiamo il problema di gestione su Firenze, che sta bene ma abbiamo bisogno di averlo sempre al meglio della condizione e ancora non riesco ad averlo a pieno regime. È un giocatore su cui noi puntiamo molto, ma ho necessità di vederlo all’opera molto più intensamente”.
VARIAZIONI “Le strategie tattiche possono arrivare in partenza ma anche durante la gara. Il Latina non è una novità, lo scorso anno ha fatto un grande campionato e si sta riconfermando. È una squadra che sa quello che vuole, gioca un buon calcio ed è allenata bene. Noi abbiamo necessità di essere quella squadra sprint che ha fatto bene nelle prime sette giornate, quando abbiamo fatto un buon calcio. Poi siamo andati in difficoltà di risultati”.
CAMMINO “Su undici gare abbiamo toppato due partite e mezzo, una a Sorrento, l’altra col Brindisi e un’altra scellerata a Taranto. Poi la squadra si è ben comportata, dobbiamo avere fiducia in noi stessi, sappiamo che possiamo fare bene”.
INTENSITA’ “Ogni gara presenta problematiche, situazioni da lettura dentro la gara stessa e nella gara. Mi aspetto una prova di grande intensità, orgoglio e consapevolezza su quelle che sono le nostre forze. Pur sapendo che abbiamo i nostri limiti abbiamo necessità di fare punti”.
NESSUN BIVIO “Quando c’è ancora buona parte del girone d’andata da giocare, c’è tutto il girone di ritorno e si parla di bivio… Capisco tante cose, voi, la gente, tutti quelli che amano il Messina. Tutti vogliono vincere, è una gara importante, ci può dare consapevolezza in quello che è il poter competere e combattere con chiunque, anche in funzione di una prestazione gagliarda e se coronata da un risultato pieno ci metteremmo alle spalle tante situazioni. Mettere l’ansia in questo momento non aiuta. Deve comunque esserci la sana consapevolezza di interpretare la gara da squadra intelligente, che ha fame, che sa che giocando a calcio possiamo competere con tante squadre del nostro girone. Siamo consapevoli che tante squadre sono più forti qualitativamente e tecnicamente, ma il calcio va giocato, vissuto in settimana, preparato. Questa è una categoria che non presenta fenomeni, ma giocatori di buone qualità. Poi si sopperisce alle qualità tecniche con il cuore, con l’applicazione, la determinazione, la condizione. Serve tanta corsa, perché la categoria dice che è così. Chi ha più gamba ed è preparato mentalmente può arrivare sempre prima”.
CLASSIFICA “La classifica genera ansia a chi parte con un obiettivo e poi strada facendo diventa consapevole che non lo può raggiungere. Noi siamo consapevoli che questa è una squadra che deve divertire attraverso il gioco, salvarsi prima possibile. Poi strada facendo vedremo. Noi non abbiamo illuso nessuno. Ricordiamoci che siamo il Messina, ricordiamo che sette-otto squadre hanno costruito qualcosa di importante. Dobbiamo smontare l’idea che altre squadre tecnicamente possano ammazzarci, attraverso un amore viscerale per questa maglia, per questo pubblico che ci vuole bene. Noi non vogliamo deludere questa gente, questo è quello che ci preme. Guai a pensare che una sconfitta è dramma o una vittoria esaltazione. Serve equilibrio, la sana e giusta consapevolezza che una sconfitta a Messina dà amarezza. Se diamo il meglio di noi, nessuno si deve rimproverare nulla”.
FEDELISSIMI “Colgo l’occasione per dare un abbraccio a loro, è giusto omaggiare un club così importante, storico, di primo livello. Cinquant’anni non arrivano dall’oggi al domani, loro sono storia. E la storia va rispettata, amata, applaudita”.
CONTINUITA’ “La settimana tipo aiuta da un punto di vista psico-fisico perché i ragazzi hanno già dentro i concetti. Poi sono i tempi che determinano tutto. Abbiamo lavorato dal punto di vista fisico e tattico. Abbiamo però bisogno di continuità, il lavoro parte e deve arrivare nel tempo, Roma non si costruisce in un giorno. Noi stiamo insieme da quasi cento giorni, ne togliamo 40 per quello che è stato un periodo intenso. La continuità ci farà capire dove abbiamo sbagliato”.
ZAMMIT “Si tratta di un giovane di qualità, è entrato e ha fatto bene ma ci sono valutazioni fatte anche in funzione del minutaggio under. Lui è un over, può trovare spazio quando ho trovato i quattro under”.
FIRENZE “Lo abbiamo voluto noi, è stato un giocatore che abbiamo voluto in ritiro e conosciamo perfettamente quello che è il suo passato. Però a me non basta, io non vivo di passato. Lui ha avuto un problema serio, io lo sto aspettando e quando mi dimostrerà che sarà presente in tutte e due le fasi, che può esserci d’aiuto… Lui è un giocatore che non si discute, palla al piede è fantastico ma non mi basta. Ci vuole intensità, ritmo, contrasti. Io Firenze lo voglio pieno, in modo che possa fare la differenza che noi ci aspettiamo. Io voglio uno che interpreta il centrocampo con le due fasi. Da Firenze voglio e pretendo di più, voglio più intensità, più cattiveria. Quando mi darà questo, avrà la maglietta che nessuno gli potrà scollare, altrimenti sarà valutato e monitorato durante la settimana”.