Come riportato da “La Gazzetta del Sud”, l’ingegnere Franco Mento, che sa portando avanti il progetto dello stadio “Celeste” per il Messina, fa il punto della situazione: “Il nostro obiettivo non è avere una struttura fruibile ogni 15 giorni, quando il Messina gioca in casa, ma un impianto a disposizione della città ogni giorno, anche se, naturalmente, la squadra avrà la predominanza dell’uso. Abbatteremo del tutto le barriere architettoniche, per favorire l’ingresso dei disabili, all’interno ci sarà il museo del Messina, una zona ristoro e una benessere, ma anche la possibilità di svolgere attività fisica, con palestre. La filosofia del progetto è di uno stadio all’inglese, senza barriere tra spettatori e terreno di gioco, arrivando fino a bordo campo con le sedute: la Tribuna Oreto diventerà una minitribuna coperta, ma opereremo anche una rivisitazione totale degli spazi interni, dalla sala antidoping, all’infermeria, agli spogliatoi, alla sala per i delegati del Coni. Per quanto riguarda la capienza, il primo obiettivo della società è quello di ottenere l’agibilità per circa 7.500 spettatori, ma adegueremo l’impianto con quanto la normativa richiede per una capienza superiore ai 10mila spettatori”.