La nuova proprietà del Messina, che ha rivoluzionato la squadra con 28 operazioni di mercato, tra cui 15 acquisti, ha affrontato il primo test economico: il pagamento degli stipendi e dei contributi dell’ultimo bimestre. Il termine, fissato per il 16 del mese, è stato posticipato di 24 ore a causa della giornata festiva. Dal club filtra ottimismo: la scadenza è stata rispettata senza problemi, un segnale positivo per la solidità della nuova gestione.

Sul fronte Turris, la società sembra avviata verso la regolarizzazione parziale della propria posizione. Il pagamento degli stipendi di settembre e ottobre 2024 dovrebbe evitare l’estromissione e la ripartenza dall’Eccellenza invece che dalla Serie D. Tuttavia, il mancato versamento delle ultime mensilità potrebbe comportare nuove penalizzazioni, aggravando una stagione già segnata da difficoltà.

Cresce invece la preoccupazione per il Taranto, il cui destino è ancora in bilico. Un’eventuale esclusione a campionato in corso avrebbe ripercussioni pesanti sulla classifica, con il Messina che perderebbe 6 dei 25 punti conquistati sul campo. Picerno, Avellino e Cerignola ne beneficerebbero, avendo perso contro i pugliesi, così come Latina, Trapani, Sorrento e Turris, che avevano pareggiato contro di loro.

Uno scenario che rischia di falsare ulteriormente il campionato, mettendo in discussione i criteri di ammissione stabiliti da FIGC, Covisoc e Lega Pro.