Messina, il vero bivio è il 16 aprile. La salvezza passa anche fuori dal campo
Il 16 aprile sarà una data cruciale. Un vero e proprio bivio per il futuro del Messina, che va ben oltre la salvezza sul campo: è il giorno entro il quale andranno onorate le prossime scadenze federali e contributive, pena il rischio concreto di compromettere tutto, anche gli sforzi encomiabili della squadra di Simone Banchieri e della tifoseria.
Come sottolinea Emanuele Rigano su Gazzetta del Sud, la partita si gioca su due campi: quello sportivo, con la spinta positiva arrivata dal successo di Giugliano e la voglia di confermarsi domani al “Franco Scoglio” contro l’Altamura, e quello – ben più delicato – “politico”, che riguarda la tenuta finanziaria del club.
Il tempo stringe. Dopo i quattro punti di penalizzazione inflitti per inadempienze contributive, servirà regolarizzare gli stipendi e versare le ritenute fiscali per evitare nuove sanzioni che rappresenterebbero una condanna quasi definitiva. Più ancora di un possibile passaggio di proprietà, ciò che conta oggi è trasmettere fiducia e stabilità al gruppo squadra.
Il presidente Stefano Alaiamo, che nei giorni scorsi aveva parlato di un “rilancio” davanti al sindaco Federico Basile e al notaio Silverio Magno, finora è rimasto silente. Delle sue parole, nessun seguito concreto. E la città non può più attendere promesse vaghe: serve chiarezza, trasparenza, mettere la faccia e dire pubblicamente se davvero esistono trattative in corso. Al momento, restano due ipotesi: una pista americana e una lombarda. Ma i giorni passano e tutto resta fermo.
Come scrive la Gazzetta del Sud, chi ha a cuore il destino del Messina deve uscire allo scoperto. Basta giochi al ribasso, silenzi e mezze verità. È il momento della verità, perché solo con la verità si può sperare nella svolta.
Intanto, il gruppo squadra continua a stringere i denti. Lia ha svolto terapie dopo un fastidio muscolare, Morichelli dovrà osservare qualche giorno di stop, Haveri è alle prese con un’elognazione e ieri ha lavorato da fermo. Buone notizie per Gelli, che dopo uno stato febbrile dovrebbe tornare oggi in campo. In gruppo anche Chiarella, rientrato Dumbravanu e Ingrosso, seppur a ritmi ridotti, così come Marino.
Il cuore, la voglia e la compattezza non mancano. Ma adesso, serve anche chi – fuori dal campo – sappia fare la sua parte. Prima che sia troppo tardi.