Messina, Curiale: “A livello personale non una stagione esaltante, ma abbiamo fatto un miracolo sportivo”

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Attraverso un post sul proprio profilo Facebook, l’attaccante del Messina, Dav

Attraverso un post sul proprio profilo Facebook, l’attaccante del Messina, Davis Curiale, ripercorre la stagione appena conclusa:

“Se penso a tutto quello che è successo in questa stagione non basterebbe un post per raccontarlo…

Quindi faccio un riassunto di tutto ciò che ritengo più importante di questa stagione che per me personalmente non è stata esaltante!

Sono arrivato a Messina con tanto entusiasmo e come figura più esperta, speravo e pensavo di essere un punto fermo di questa squadra e trascinarla, ma così non è stato, la squadra era giovane, aveva talento, ma poca esperienza per affrontare questo campionato, non lo dico io ma lo dicono i risultati…

A gennaio c’era il fuggi fuggi perché veramente nessuno credeva a questa impresa…

Io sono rimasto per metterci la faccia, ho convinto dei ragazzi a rimanere ed a crederci perché nel calcio tutto è possibile!

La partita della svolta è stata con il Francavilla in casa vinta per 2-1, ma non per la vittoria in sé… ma perché quella vittoria ha convinto i giocatori ad accettare questa sfida!

Da lì siamo ripartiti, i nuovi si sono messi a disposizione, allenandosi e adeguandosi al campo di allenamento che non ha aggettivi per descriverlo!

Il ritorno di mister Raciti che ci ha trasmesso serenità con il prof Restuccia che ci ha fatto sudare in ogni allenamento, e per concludere con mister cinelli che completava l’opera, questo gruppo ha fatto 30 punti in 18 partite, in classifica con mille difficoltà,

non sono bastati per la salvezza diretta, siamo arrivati sfiniti dopo questa rincorsa, ai play out ci siamo detti che senza la salvezza nessuno si ricordava dei 30 punti fatti nel girone di ritorno, e quindi ancora una volta testa bassa e pedalare… soffrire… perché in fondo le vittorie più belle sono soffrendo!

Siamo stati premiati perché ognuno di noi ha buttato il cuore oltre l’ostacolo… perché questo gruppo di bravi ragazzi non meritava di retrocedere!

Messina era l’ultima grande piazza siciliana che mi mancava.

Da siciliano mi sento fiero di averla vissuta al massimo, giocando e combattendo spesso anche in condizioni pietose!

Non ho mai alzato bandiera bianca mettendomi a disposizione in campo ma soprattutto fuori dal campo!

Spero di aver lasciato qualcosa ai più giovani!

Grazie a tutti”.