Messina, Auteri: “Potenza avversario forte, servirà gara intensa e martellante”-CONFERENZA
Gaetano Auteri, allenatore del Messina che domenica affronterà il Potenza<
Gaetano Auteri, allenatore del Messina che domenica affronterà il Potenza, ha parlato in conferenza. Queste le principali tematiche trattate.
SOPRAVVENTO “Che le partite si spostino verso un equilibrio o verso un altro è assolutamente normale. Ci sono partite in cui in dei momenti gli avversari possono prendere il sopravvento e in altri momenti lo possiamo fare noi. Questo vale per tutti”.
CONDIZIONE “La squadra sta bene dal punto di vista fisico e mentale. Abbiamo giocato una buona partita a Pescara e con un po’ più di concretezza avremmo portato a casa un punto importante”.
POTENZA “Domani affrontiamo un avversario altrettanto forte, anche se non al livello del Pescara. Il Potenza ha un organico importante, giocatori di spessore e di esperienza. Noi però giochiamo in casa e dobbiamo fare una partita molto intensa, martellante. Ci avviciniamo a un momento del campionato in cui avremo una serie di gare molto importanti, quasi determinanti, per indirizzarci su una strada migliore. La squadra sta bene dal punto di vista mentale”.
SCONTRO DIRETTO “Sono discorsi che restano in teoria. Non c’è niente da gestire. In campionato si gioca per vincere, si individuano le caratteristiche dell’avversario, si lavora in funzione della gara e si lavora per vincere. Non si può speculare su play out o altro. Bisogna fare una partita intensa, concreta e che dobbiamo provare a vincere. Servirà l’aspetto tecnico, tattico, fisico e motivazionale, senza fare calcoli. Le partite poi determinano le classifiche. Noi stiamo dietro, vogliamo migliorare e per migliorare devi vincere. Per vincere bisogna fare una prestazione molto forte, intensa, determinata”.
TATTICA “Noi davanti ci muoviamo senza punti di riferimento fissi. Quando si attacca il calcio è fatto di velocità e mobilità. A Pescara abbiamo fatto una scelta perché il Pescara ha vinto il 90 per cento delle partite in contropiede e noi non volevamo metterci a tre, accettando il tre contro tre. Abbiamo dei giocatori duttili. Il calcio è fatto di mobilità, abbiamo giocatori duttili come Fazzi, Konate e Fiorani. Questo è l’ultimo dei problemi che abbiamo. Dobbiamo essere più risoluti, in alcune situazioni in cui dovremmo vedere meglio e determinare meglio ultimo passaggio e ultimo controllo. Creiamo tanti presupposti per essere pericolosi e poi ci perdiamo in un bicchiere d’acqua. Ci manca il quid, la scelta sicura. Però la squadra è in salute, questo è poco ma sicuro”.
GIOCATORI IN PROVA “Stiamo vedendo Antei e Ngombo. Stiamo valutando Antei dal punto di vista fisico, il giocatore è fermo da un po’ di tempo. Sicuramente si è integrato bene dentro lo spogliatoio. Ha esperienza e qualità, ma va totalmente recuperato fisicamente. Ngombo invece potrebbe avere problemi di tesseramento. Però adesso ci sono le partite, quindi il resto conta poco. Andiamo avanti con quelli che siamo. Dobbiamo andare avanti bene e con determinazione. La squadra sta bene, è ben orientata. Dal punto di vista fisico siamo anche in grado di esprimere un calcio intenso”.
APPELLO AI TIFOSI “Serve il contributo di tutti, anzi io mi aspetto che vengano i tifosi perché è il momento di volere bene a questa squadra, al di là di quelle che possono essere le polemiche. Dobbiamo ricordarci tutti il ruolo che abbiamo. Ci sono dei momenti in cui le critiche e i disaccordi si mettono da parte e deve prevalere la passione, l’interiorità”.
ANCORA SUL POTENZA “Raffaele ha fatto bene in questo campionato, lo fa già da qualche anno e lo ha fatto già a Potenza, un ambiente che conosce. Hanno un modo di stare in campo, è una squadra che si prende pochi rischi e sanno ripartire con giocatori pericolosi come Caturano, Emmausso. È una squadra solida, dobbiamo impedire loro di ripartire e di essere pericolosi, mettendola sui ritmi e sulla concretezza. Ho grande rispetto del Potenza, che non merita la classifica che ha attualmente”.
SCELTE INIZIALI “Sui campi pesanti sono importanti i giocatori che hanno più forza sulle gambe, e non intendo solo la struttura. Vedremo le condizioni del campo, ma avremo bisogno di tutti. Non è importante chi comincia, a essere determinanti saranno i cambi. Chi è entrato lo ha fatto sempre bene. Questo è un gruppo che ha a cuore la causa. Stanno inoltre molto bene insieme, sono fiducioso e positivo”.
IL QUID MANCANTE “Siamo migliorati su alcuni aspetti. Non esistono mezzi allenanti che migliorano la scelta del momento. È una questione di cognizione, orientamento e capacità coordinative. È una questione anche d’esperienza che porta alle scelte migliori. Quello che succede a noi succede anche a tante altre squadre, che sperperano potenziali occasioni con gesti tecnici non adeguati alla situazione. Dobbiamo dimostrare che siamo in grado di essere un po’ più concreti e risoluti”.